Avevamo ormai visto di tutto, in questa campagna elettorale, da parte di Pattuzzi: camion con il suo manifesto che rimangono fermi per ore in barba alla legge, nostri manifesti coperti dagli attacchini comunali, striscioni appesi a Braida, frasi attribuite a me da Pattuzzi e da me mai pronunciate.

Sinceramente, però, con le false dichiarazioni che Pattuzzi ha attribuito al Vicequestore si è passato il segno.
L’ex sindaco si è così dimostrato per quello che realmente è: un uomo politicamente pronto a tutto pur di ritornare sulla poltrona che ancora occupa, disposto anche ad attribuire a una istituzione cittadina dichiarazioni (mai pronunciate)  in suo favore.

L’episodio è gravissimo e sfiora il penale.

Tutto ciò dimostra, in ogni caso, che Pattuzzi ha perso la testa e non ha più né l’equilibrio né la serenità per fare il sindaco.
Mi chiedo, poi, come si potrà sanare, nel malaugurato caso di rielezione di Pattuzzi, questo “incidente diplomatico” con la Polizia, ossia il principale organo deputato all’ordine pubblico in città.
Alla faccia della legalità, che egli tanto sbandiera, Pattuzzi ha giocato una intera campagna elettorale in modo assolutamente scorretto.
Dulcis in fundo, il Comune di Sassuolo ha appena invitato in città ( dandogli addirittura il patrocinio) un noto “graffitaro” milanese, il quale insegnerà ai nostri giovani come meglio imbrattare i muri della città senza farsi scoprire dalle forze dell’ordine.
Un bell’esempio davvero! Questa, secondo Pattuzzi, è la legalità?
Pattuzzi ha dichiarato che in campagna elettorale tutto sarebbe lecito ( sempre riferendo la frase a me); io dico alla città di fermarlo e di rimandarlo a casa, perché quest’uomo è ormai l’antitesi dell’equilibrio istituzionale che dovrebbe contraddistinguere un sindaco.

Luca Caselli