“Fare il G8 all’Aquila è un modo efficace per mantenere i riflettori puntati sulla tragedia dell’Abruzzo. Quando non ci saranno più i taccuini, le telecamere, i fotografi, porteremo in questa regione le persone più importanti del mondo”. Lo ha affermato il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, in un’intervista al quotidiano ‘Il Tempo’.
“E’ banale dire che non possiamo fare brutta figura – ha continuato Bertolaso – Siamo già a a lavoro per la ricostruzione, provvedendo a sgomberare le strade dalle macerie. La macchina non si è mai fermata: stiamo di fatto trasferendo l’organizzazione che avevamo messo in piedi alla Maddalena e la adeguiamo a quella che è la realtà di questo grandissimo e importantissimo centro. E’ la migliore soluzione per tutti. Senza dimenticare il notevole risparmio rispetto alla Maddalena: oltre 200 milioni di euro”. In merito a quanto fatto in Abruzzo Bertolaso si dice soddisfatto. “Il lavoro è positivo e questo è il risultato. Riuscire a mettere insieme una squadra così complessa era importante per il risultato finale. Tutti sapevano cosa fare sin dall’inizio”. Ma il capo della Protezione Civile ha un rimpianto “avrei voluto – ha detto – avere tutte le tendopoli pronte in 24 ore. Tutte allestite allo stesso modo, con stufe, bagni e acqua calda. Putroppo, però, quando ci si ritrova in poco tempo a dover gestire migliaia di persone, è inevitabile che si siano delle differenze iniziali”. “Il momento più difficile – ha continuato Bertolaso – è stato quando sono atterrato a L’Aquila e mi sono reso conto della reale portata della tragedia”. Bertolaso ha poi tenuto a sottolineare che “è stato fondamentale per il successo il buon rapporto con Berlusconi. Sono riuscito a risolvere l’emergenza campana dei rifiuti solo alla luce di questo rapporto. E qui è uguale”.
Fonte: Adnkronos