“Il tema sollevato è purtroppo reale, concreto e desta preoccupazione”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale alla sicurezza territoriale Marioluigi Bruschini, rispondendo ad un’interrogazione del consigliere Fabio Filippi (FI-PDL) sui danni prodotti dagli animali selvatici alle aziende agricole, con particolare riferimento a Ramiseto, nell’Appennino reggiano.
La Regione, ha detto l’assessore, per quanto le compete, ha apprestato una strategia basata su più punti. Da un lato, ha messo in atto una deroga per le specie protette che creano danni, come lo storno, che Bruschini auspica diventi una specie cacciabile, dall’altro lato, agisce sulla prevenzione, disponendo contributi, quest’anno aumentati, per esempio per le recinzioni a protezione delle colture. E’ vero inoltre – ha aggiunto – che percentualmente lo stanziamento regionale per i risarcimenti è diminuito, ma bisogna anche individuarne le ragioni, che sono più complesse di quello che indica il mero numero percentuale. Fra queste c’è anche l’andamento dei prezzi del mercato, con le fluttuazioni in salita del grano. L’approvazione del calendario venatorio, avvenuta questa mattina, consentirà inoltre la caccia agli ungulati anche in presenza di neve, contrariamente a quanto prevede la legge nazionale. La Regione ha quindi attivato ogni sforzo per limitare i danni e sostenere i danneggiati, tuttavia bisogna anche ricordare che l’aspetto organizzativo è demandato alle Province, alcune delle quali sono in sostanziale equilibrio, mentre altre hanno problematiche maggiori. Bruschini ha comunque assicurato che l’obiettivo è quello di aumentare lo stanziamento di fondi per i risarcimenti, invertendo il trend degli ultimi anni, e di mettere in campo maggiori sforzi sul piano della prevenzione. Per altro, la Regione ha un interesse primario per la montagna e per la salvaguardia dell’agricoltura di media ed alta collina ed in particolare, per quel che riguarda Ramiseto (RE), Bruschini ha garantito che approfondirà la questione, di concerto con la Provincia e con l’ATC locale.
“Alle parole devono seguire i fatti, con adeguati risarcimenti agli agricoltori, in particolare dell’area montana”, ha replicato Filippi, che ha comunque riconosciuto elementi in parte positivi nella risposta dell’assessore. “Smentisco tuttavia – ha aggiunto – che l’Amministrazione regionale, almeno negli ultimi otto anni, abbia avuto particolari attenzioni per la montagna”.