La Confesercenti di Bologna, a seguito dell’incontro odierno del tavolo tecnico relativo al
censimento sull’imposta di pubblicità nel Comune di Bologna effettuato dal concessionario
GESTOR, ribadisce la propria perplessità sulle modalità operative di tale iniziativa, che ha
modificato le consuetudini con cui il Comune di Bologna applicava l’imposta alle attività,
relativamente alla “pubblicità” e agli “avvisi” nelle vetrine.

In specifico abbiamo richiesto che venga sospeso l’invio delle circa duemila cartelle che dovrebbero
essere notificate nelle prossime settimane, fino alla definizione precisa e puntuale delle modalità
operative, che detto tavolo deve definire a seguito delle casistiche evidenziate dalle ottocento cartelle ad oggi notificate.
Nel merito chiediamo una interpretazione della normativa, che esenti dal pagamento della imposta di pubblicità tutte le informazioni e comunicazioni che il titolare dell’attività deve fare, per adempiere regolarmente alle normative vigenti (listino prezzi, orari di apertura e chiusura attività, saldi, ecc.), o che favoriscano l’utilizzo della moneta elettronica (pago bancomat, carte di credito).
Una volta definite puntualmente le tipologie di “pubblicità” e di “avvisi”, oltre alla modalità per il calcolo della superficie minima esente dall’imposta, chiediamo la cancellazione di tutte le sanzioni e delle imposte per le tipologie esentate, in aggiunta a una tempestiva e precisa comunicazione in modo che gli operatori possano scegliere con cognizione di causa come utilizzare le proprie vetrine.