Il Consiglio comunale ha approvato ieri gli “Indirizzi all’Istituzione scuole e nidi d’infanzia del Comune di Reggio Emilia per la predisposizione del Bilancio 2009”. L’esito è stato di 24 voti a favore (Pd, Italia popolare, Pdci, Prc, Verdi, Socialisti, La sinistra, Misto-Idv), 5 contrari (An-Pdl, Udc), 2 astenuti (GdR e Lab. Reggio).
L’Assemblea di Sala del Tricolore ha approvato all’unanimità (26 consiglieri a favore, astenuti i 5 consiglieri di An e Udc) anche un ordine del giorno, presentato dai consiglieri Ferrigno (Prc), Rovacchi (Verdi) e Vena (Pdci), con il quale si impegna la Giunta a “sostenere una modifica del calcolo della retta Isee per far fronte ad improvvisi cambi della situazione lavorativa come, per esempio, il licenziamento, mobilità e cassa integrazione”.
Respinti, invece, la delibera promossa da Poli (Udc) per l’”Esonero dal pagamento delle rette per i nidi e le scuole dell’infanzia per le famiglie il cui reddito non superi lo scaglione di 8.300 euro Isee” e un emendamento del gruppo Italia popolare.
L’intervento dell’assessore alla Scuola, Università e Giovani Iuna Sassi
“La definizione degli indirizzi da dare all’Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia per la predisposizione del bilancio di previsione 2009 è un’occasione per fare il punto sui servizi 0/6 della nostra città.
I dati demografici ci confermano una crescita assai consistente della popolazione infantile nella fascia 0/5 anni. In Italia la percentuale in quella fascia d’età è pari al 5,6%, a Reggio Emilia al 6%, ben più alta anche delle vicine città emiliane, per non parlare del tasso di natalità 9,5 in Italia 11,2 a Reggio Emilia. L’Istituzione si è impegnata in questi anni ad estendere la frequenza in modo che nessuno fosse escluso riducendo le liste d’attesa: 520 posti in più dal 2003/04 ad oggi ed ulteriori 160 nel 2009.
Il primo indirizzo da dare all’Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia è sicuramente quello di garantire a tutte le bambine, i bambini e le famiglie che ne facciano richiesta, un servizio educativo di qualità. Mantenere le percentuali di scolarizzazione è una sfida importante per una città che presenta, soprattutto nei nidi, degli indici che sono tra i più elevati in Italia.
Il progressivo calo di richieste di scolarizzazione nella fascia 3/6 anni è un aspetto che va indagato, con l’obiettivo di riportarci progressivamente almeno alla percentuale del 95% che caratterizzava la nostra città nel 1998. Oggi ci attestiamo sul 90%. Tale obiettivo è particolarmente importante data la numerosa presenza di bambini di famiglie straniere che, se inseriti nella scuola dell’infanzia, possono apprendere fin da piccoli la lingua, le regole e le tradizioni del nostro Paese e favorire l’inserimento delle famiglie stesse.
A tale scopo, è importante creare offerte formative rispondenti ad esigenze economiche e familiari diverse, allargare la rete dei gestori ed impegnare la comunità tutta e nuovi soggetti in questo importante compito educativo (Stato, Regione, cooperative, privato sociale). Il sistema misto di gestione ci ha consentito di rispondere ai nuovi bisogni e d’innalzare la qualità complessiva dei servizi. I nuovi posti aperti nel corso del 2008 hanno garantito 280 nuovi inserimenti ed il programma di aperture del 2009 consentirà di superare i 450 posti previsti nel biennio (‘Malaguzzi’, nido ‘Unieco’, nuova scuola di via Caravaggio).
I trasferimenti del Comune sono aumentati di 1.4000.000 euro nel 2008 e richiederebbero una cifra equivalente per il 2009, anche se la previsione di bilancio si attesta sul milione di euro. Si tratta sempre del 15-16% del bilancio complessivo, ma con una risposta, in termine di posti nido-scuola, decisamente superiore. La richiesta è quindi quella di contenere rigorosamente i costi di gestione e di cercare nuove fonti di finanziamento.
Va perciò attentamente verificato il sistema di contribuzione delle famiglie – che grazie all’aumento del numero delle fasce di reddito, in questi ultimi anni è divenuto sempre più equo e progressivo – affinché si tenga conto, senza compromettere eccessivamente gli equilibri di bilancio, delle problematiche sociali che possono di volta in volta colpire le famiglie, derivanti, ad esempio, dall’aumento dei tassi dei mutui, della cassa integrazione o dei licenziamenti.
Il tutto va realizzato mantenendo alta la qualità del servizio e per questo è fondamentale la motivazione, la formazione e la stabilità del personale, soprattutto in questa fase di grande ricambio generazionale. A tale scopo è opportuno favorire le occasioni di scambio e di ricerca anche con l’Università.
Importantissima è poi la partecipazione delle famiglie che con il rinnovo dei Consigli Infanzia Città ha confermato una elevata adesione (750 eletti) e con la nuova esperienza dei Cantieri Formativi ha visto una presenza al di là di ogni previsione e possibilità di acquisire o migliorare competenze ed abilità (cucinare, narrare, riciclare, cantare, recitare) da mettere poi a disposizione della comunità.
La qualità è un obiettivo che ha riguardato anche la cura e la valorizzazione del patrimonio immobiliare che il Comune ha consegnato all’Istituzione, che ha visto in questi pochi anni un miglioramento strutturale ed architettonico, assolutamente straordinario.
Il 2009 sarà l’anno del completamento del Centro Internazionale “Loris Malaguzzi” che potrà incrementare la propria azione culturale e progettuale. In questa cornice, grazie alle sinergie che derivano dalla collaborazione dell’Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia con Reggio Children e con l’associazione Amici di Reggio Children, potranno attivarsi a pieno le potenzialità di un progetto che mira ad offrire alla città un luogo di valorizzazione della cultura della ricerca e della creatività, un nuovo ed importante polo culturale in grado di riqualificare e di dare identità a un’area cittadina in via di ridefinizione.
Inoltre, il Centro dedicato a Loris Malaguzzi si propone come luogo di incontro e di relazione per bambini e famiglie, per ricercatori e docenti e per tutti coloro che sono interessati a costruire processi di innovazione e di trasformazione della città e della sue componenti più giovani e più creative. In quest’ottica, il Centro Malaguzzi diviene interlocutore naturale della Scuola e dell’Università reggiana, così come del mondo imprenditoriale, culturale e artistico della città”.