Monica Telleri rieletta presidente categoria Legno e Arredo per Lapam ConfartigianatoMonica Telleri, titolare dell’attività Hako Arredi, è riconfermata presidente della categoria Legno e Arredo Lapam Confartigianato. Dopo la prima elezione nel 2021, la Telleri è stata rieletta per ulteriori quattro anni alla guida del comparto.

«Una responsabilità importante – dichiara Monica Telleri –: ringrazio per la fiducia i colleghi imprenditori. Attraversiamo un periodo di difficoltà e di transizione molto complesso, soprattutto per noi micro e piccole imprese artigiane. Cresce l’esigenza di avere un quadro certo e aggiornato sulle norme che regolano la nostra attività. Dobbiamo capire come muoverci tra le tante direttive e adempimenti obbligatori, con un occhio anche a quelle che, pur non obbligatorie, possono qualificare i nostri prodotti e il nostro lavoro. Ad esempio sulla normativa europea “case green”, la quale obbligherà gli Stati a stabilire modalità e risorse entro il 2026 per la riqualificazione degli immobili che attualmente sono responsabili nella zona UE di quasi 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas serra: un’occasione per cittadini e imprese di puntare su prodotti di qualità che possano garantire un risparmio concreto in bolletta. Dobbiamo lavorare in sinergia e affrontare insieme quelle che sono le principali criticità per il settore perché con un’azione sindacale associativa coesa e a più voci possiamo ottenere delle risposte concrete che ci aiutino a superare le principali criticità: dalla complessità legislativa al mercato delle merci e del lavoro sempre più globalizzato e interconnesso con una concorrenza non sempre leale, passando per una cultura del lavoro manuale sempre più marginale, una pressione fiscale tuttora incomprimibile e una burocrazia sempre più opprimente che toglie importanti risorse alle aziende e un accesso al credito impersonale e burocratico».
L’evento congressuale della categoria Legno e Arredo di Lapam Confartigianato è stato anche un momento per approfondire gli indicatori economici. Come emerge da un’analisi dell’ufficio studi Lapam Confartigianato, in provincia di Modena nell’ultimo decennio si nota un calo strutturale, vedendo scomparire il 27,3% delle imprese del settore. Nel territorio di Modena e provincia sono 463 le imprese attive, il 71,5% delle quali artigiane. 1.879 complessivamente gli addetti operanti nelle realtà del comparto. L’export di legno e mobili per l’area modenese vale 78,9 milioni di euro. Analizzando il mercato immobiliare, si contano 383.765 abitazioni: il 64,2% di queste sono state costruite prima del 1980 e più della metà delle abitazioni, precisamente il 56,4%, sono in classi energetiche F e G (meno efficienti). Di rilievo anche la filiera dell’arredamento che è tra le top ten in Emilia-Romagna per valore aggiunto, rappresentando un’eccellenza a livello nazionale e mondiale. «Un ruolo chiave – conclude la Telleri – lo giocano i piccoli artigiani che con le loro creazioni rappresentano il vero valore del Made in Italy. È importante che si garantisca loro il giusto spazio per poter innovare e rimanere competitivi».