A Boccassuolo di Palagano, prosegue con un ritmo di oltre un metro all’ora il movimento franoso sta interessando un’ampia porzione di versante nella zona del Rio della Lezza e della Crovara, sul monte Cantiere, con un fronte che ad oggi martedì 22 aprile è oltre i 2,5 chilometri.

Nel pomeriggio di martedì 22 aprile si è tenuto un incontro del Coc, il Centro Operativo Comunale a Boccassuolo (Palagano) alla presenza di tutti gli operatori interessati, forze dell’ordine e istituzioni.

Sono sempre presenti sul posto, oltre sindaco di Palagano Fabio Braglia e ai tecnici del Comune e della Protezione civile regionale, proseguono gli interventi delle ditte della zona con lo scopo contenere il movimento di fango e detriti, che si sta riversando verso valle e incanalare il deflusso dell’acqua.

Al momento la frana ha tagliato tre strade comunali, via la Motrona, via comunale per Centocroci, a via La Lissandra oltre al ponte del Rio della Lezza, proseguendo il suo movimento verso valle che presumibilmente si arresterà una volta raggiunto il torrente Dragone, circa un chilometro più a valle.

Per il sindaco di Palagano Fabio Braglia «è necessario che il governo e la regione ci diano lo stato di emergenza, io supplico le autorità affinché si attivino in questo senso. Siamo un piccolo comune e non abbiamo le risorse per far fronte all’emergenza, e soprattutto alla fase di ricostruzione. Abbiamo 51 persone parzialmente isolate che stanno vivendo gravi disagi, oltre alle aziende del territorio e agli operatori agricoli».

Nella giornata di oggi ha effettuato un sopralluogo anche la sottosegretaria della Regione Emilia-Romagna Manuela Rontini sottolineando che «la Regione è intenzionata a sostenere al massimo il territorio, così duramente provato da questa vicenda. Ci attiveremo per proclamare lo stato di emergenza regionale e per supportare sotto ogni punto di vista la comunità di Palagano e tutte le zone coinvolte dalla frana».

Al momento sono tre le famiglie allontanate dalle proprie abitazioni, mentre sono una decina quelle di non residenti che hanno la seconda casa nella zona della frana. Prosegue anche il monitoraggio della linea elettrica di alta tensione della corrente, attualmente non coinvolta dal movimento franoso.