Lo sport è una parte fondamentale dell’azione di questa Amministrazione. E sono i fatti a dimostrarlo, con interventi concreti che hanno arricchito il nostro territorio, contribuendo non solo a migliorare le strutture ma a promuovere quei valori che definiscono la nostra comunità.
A Villalunga, abbiamo ristrutturato gli spogliatoi e realizzato la tettoia per coprire gli spalti che, a loro volta, sono stati completamente riqualificati.
Per quanto riguarda il Parco Liofante a Salvaterra, abbiamo intercettato i fondi del Pnrr per poter costruire ex novo gli spogliatoi sia dei campi da calcio che beach volley e calcetto.
Sempre per quanto riguarda il campo da calcio del Parco, è stato emesso un bando a fine 2024 che si è regolarmente aggiudicato una società del territorio. Senza motivi specifici e critiche nei confronti del Comune, ma in modo del tutto legittimo, quella società ha poi rinunciato alla gestione.
Più in generale, abbiamo cercato di intercettare tutti i bandi che potevano essere destinati alla qualificazione o sistemazione delle nostre strutture sportive.
Tra questi siamo riusciti ad ottenere un finanziamento per la riqualificazione dal punto di vista sismico della palestra in via Santa Rizza.
A Dinazzano, al Parco Bugnina, abbiamo realizzato una nuova casetta in legno che è la sede degli Arcieri Orione oltre ad aver modificato la pista polivalente, installando due canestri per giocare a basket.
Inoltre, sempre parlando di strutture, anche il campo comunale che si trova in ottimo stato, è andato regolarmente a bando a fine 2024.
In questa Consigliatura ho assunto, tra le altre, la delega allo Sport, e posso affermare con convinzione che stiamo ascoltando e, dove richiesto, supportando tutte le società sportive del territorio con la massima attenzione.
Quando si sono svolte manifestazioni di livello, l’Amministrazione è sempre stata al fianco di quelle realtà, vedi il Campionato italiano di società a squadre di tiro con l’arco e la ‘FIK Golden Cup’ di Karate.
Quando parliamo della poca attrattività da parte delle strutture comunali questo non corrisponde al vero, perché tutte le volte che pubblichiamo un bando per l’assegnazione di queste strutture, vi è partecipazione.
L’ultimo esempio che voglio citare è quello che è stato pubblicato per le palestre. Ciò che è accaduto è che realtà sportive interessate, e che ringrazio, hanno avuto il merito di fare rete collaborando per parteciparvi.
Siamo davvero orgogliosi delle nostre eccellenze sportive: dalla pallamano femminile, che è protagonista nella massima serie, al tiro con l’arco, al basket, al karate, dove sono stati conseguiti risultati straordinari. Questi successi non sono solo il risultato di un grande impegno individuale, ma anche di un ambiente che valorizza lo sport come strumento di crescita e di educazione.
L’attenzione di questa Amministrazione per il mondo dello sport è massima, perché vediamo in esso tutti quei valori che contraddistinguono la nostra comunità.
Lo sport è una scuola di vita dal punto di vista dell’educazione, della socialità e del rispetto delle regole. Oltre a quello del saper fare squadra, perché nella vita è un valore che aiuterà tantissimo.
Ciò che noto nelle associazioni sportive del nostro territorio è, spesso, un problema di ‘governance’: sempre meno giovani hanno la possibilità di subentrare alla guida delle medesime. Ritengo che questo sia un limite, perché avere al proprio interno delle forze nuove, con visioni, obiettivi e valori nuovi è ciò che realmente manca nelle associazioni sportive del territorio.
Per tutto quello che ho detto in precedenza, ritengo che un argomento così delicato e non di semplice soluzione non possa essere affrontato in termini generici, come emerso in interventi che hanno trovato spazio sulla stampa locale. Spesso si cerca il titolo ad effetto, piuttosto che il confronto e la condivisione delle soluzioni a un tema che resta complesso e articolato. È essenziale un dialogo sincero e una cooperazione tra tutte le parti coinvolte.
Quello cui guarda l’Amministrazione comunale in ambito sportivo sono realtà che sappiano sviluppare educazione, socialità e rispetto delle regole.
Per ottenerli serve coesione. Serve ricambio generazionale. Serve comunione d’intenti. Serve la capacità di fare sistema.
Che questi principi non sono a volte tenuti in debita considerazione, lo dimostra il fatto che queste società, come scatole cinesi, tendono a dividersi per perseguire scopi che, probabilmente, non sono quelli che ho citato prima.
Quando i valori vengono messi in discussione, allora si creano le divisioni interne.
Auspico veramente che questo mio ultimo pensiero sia preso in considerazione e analizzato, perché oggi, non solo nello sport, ma anche in altri settori, dobbiamo unirci piuttosto che dividerci
Se fossimo capaci di fare questo, potremmo utilizzare meglio le strutture, creare sinergie e ottimizzare le risorse che oggi ci vengono riconosciute dalle sponsorizzazioni del tessuto commerciale e imprenditoriale locale. Uniti, saremo più forti.