
Le celebrazioni istituzionali per l’80° anniversario della Liberazione di Modena dal nazifascismo si sono aperte oggi, martedì 22 aprile, con la deposizione delle corone in omaggio ai caduti della Seconda guerra mondiale e della Resistenza.
Le corone sono state deposte al Famedio del cimitero di San Cataldo, al Sacrario della Ghirlandina in piazza Torre, alla lapide della Medaglia d’Oro al Valor Militare della città di Modena in cima allo scalone del Palazzo Comunale e, infine, alla lapide in ricordo di Mario Allegretti nell’atrio centrale di UniMoRe in via Università.
Alla cerimonia hanno presto parte le autorità civili e militari, tra loro la prefetta Fabrizia Triolo, il comandante dell’Accademia militare generale di divisione Davide Scalabrin, il sindaco del Comune di Modena Massimo Mezzetti, i vertici di Arma dei carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di finanza e Polizia locale di Modena, il rettore di UniMoRe prof. Carlo Adolfo Porro, il presidente del Consiglio comunale Antonio Carpentieri e svariati consiglieri della Regione Emilia-Romagna.
Sullo scalone di accesso al Comune, davanti alla lapide di Modena città medaglia d’oro al valor militare il sindaco Massimo Mezzetti ha ricordato che “Modena fu la prima città che si liberò da sola, grazie alle formazioni partigiane che la domenica del 22 aprile 1945 occuparono l’Accademia e la sede di S. Eufemia dove c’era il comando del Comitato di Liberazione Nazionale. Da lì, poco dopo le 11 del mattino, fu inviato in municipio il sindaco designato Alfeo Corassori che arrivò e prese possesso del Comune di Modena, da quel momento una città finalmente libera. Con orgoglio e commozione, a 80 anni di distanza sento pienamente la responsabilità e il carico di quel portato di valori e di morale dei partigiani che hanno liberato Modena. Hanno svolto un compito fondamentale e hanno avuto tante vittime. Il mio ringraziamento va prima di tutto a loro, e a tutti coloro, tra cui tanti militari, che hanno combattuto per la liberazione del nostro paese”.
Il sindaco ha anche sottolineato che gli ottant’anni della Liberazione si intrecciano in queste ore con la triste notizia della scomparsa di Papa Francesco e che, per questo motivo, in segno di rispetto, l’iniziativa di far risuonare a festa le campane della torre Ghirlandina e quella del palazzo Comunale prevista per oggi è stata rinviata alle 11 di venerdì 25 aprile.