Alla presenza dei Club Bologna Sud, Bologna Est, Bologna Ovest “G. Marconi”, Bologna Nord, Bologna Valle del Savena, Bologna Valle del Samoggia e Bologna Galvani è stato assegnato il Premio “Nardo Giardina” 2025 al musicista e compositore Marco Pasini, accompagnato dai musicisti Andrea Esperti e Tommaso Stanghellini.
La presidente del Rotary Club Bologna Sud, Amelia Luca, ha ricordato “…la figura di spessore eccezionale, tanto intelligente quanto umano, del socio Nardo Giardina. Lui ha interpretato con costruttiva originalità e generosità entusiasta l’autentico spirito rotariano di servizio”. In un’intervista rilasciata al Notiziario del Club, Suor Laura Girotto, fondatrice della Missione salesiana Kidane Mehret di Adwa in Etiopia, ricorda i tanti service, tra cui la potabilizzazione dell’acqua, che nella sua Missione sono stati realizzati dal Rotary con l’intervento di Nardo Giardina. “È mancato pochi giorni prima di tornare – ricorda Suor Laura – lui era consapevole che il problema dell’Africa non si risolve con la carità, con l’assistenzialismo, che certo sono necessari. Ma l’assistenzialismo deve coprire l’emergenza, non deve essere la regola. Bisogna far sì che questa gente non sia costretta a scappare per salvarsi la vita, e creare nel loro paese le condizioni di lavoro e di salvaguardia della salute. Nardo capiva, da medico, questo problema e ci sosteneva nel progetto dell’ospedale. Ricordo una sua lezione di prevenzione dentale fatta a suon di musica dove insegnava a 1.500 bambini, seduti in palestra, come spazzolarsi i denti. Ci ha anche regalato le trombe e sarebbe venuto a insegnare ai miei ragazzi a suonarle e a formare una piccola orchestra, perché aveva capito che non basta dare solo pane, che l’educazione e il bene coinvolgono tutta la persona, e questo include la bellezza di cui anche la musica fa parte. Non mi stupirei che in Paradiso stesse organizzando un’altra delle sue band, introducendo accanto ai cori angelici anche il jazz… e certamente gli angeli si divertiranno un sacco…!”.
Quest’anno il Premio “Nardo Giardina” è stato vinto da Marco Pasini, in arte Mark (1999), compositore, arrangiatore e pianista italiano. Ha conseguito il diploma accademico di primo livello in composizione jazz, con lode, presso il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna, e il diploma in pianoforte jazz. Durante il suo percorso accademico, ha avuto l’opportunità di affinare la sua tecnica e la sua sensibilità musicale, sviluppando un linguaggio originale che unisce la tradizione del jazz con le influenze della musica contemporanea e della musica classica. Sotto la guida del suo mentore, il Maestro Michele Corcella, Marco ha avuto la fortuna di collaborare con alcuni dei più importanti jazzisti italiani, tra cui Cristiano Arcelli, Francesco Cafiso, Giovanni Hoffer e Simone La Maida, con i quali ha condiviso il palco in numerosi concerti e registrazioni. La sua crescita come musicista e compositore è stata fortemente influenzata da queste esperienze, che gli hanno permesso di immergersi nelle diverse sfumature del jazz, esplorando sia le radici della tradizione che le sue più moderne evoluzioni. Marco si è anche distinto in ambito internazionale. Nel 2022, ha vinto il primo premio nella competizione dell’American Society of Music Arrangers and Composers (ASMAC) nella sezione Big Band con il suo brano “Il Paese del Sole”, che è stato registrato dalla Steven Feifke Big Band a New York, uno dei più prestigiosi gruppi jazz a livello mondiale. Nel 2023, Marco è stato anche finalista al Concorso internazionale di arrangiamento e composizione per orchestra jazz di Barga, un evento di riferimento per il jazz in Italia. In questa occasione, il suo arrangiamento di “Samba do Aviao” del celebre compositore brasiliano Antonio Carlos Jobim è stato eseguito dalla Big Band del concorso, insieme al famoso musicista Hamilton de Holanda, uno dei maggiori interpreti della musica brasiliana a livello internazionale. Questa esperienza ha ulteriormente ampliato il suo linguaggio musicale, permettendogli di esplorare nuovi territori sonori e di confrontarsi con altri importanti artisti provenienti da contesti diversi. Guardando al futuro, Marco è determinato a continuare il suo percorso di crescita artistica e professionale all’estero. Il suo obiettivo è diventare una fonte di ispirazione per le nuove generazioni di musicisti, dimostrando che la musica è un linguaggio universale capace di unire le persone e superare ogni confine.