La pedagogia hip hop, indagata nelle sue valenze di linguaggio, espressione, cultura e strumento di cambiamento sociale, è la protagonista del primo convegno locale organizzato a Reggio Emilia sabato 12 aprile.
Un evento promosso dalla cooperativa sociale Giro del Cielo, con un ruolo primario del collettivo culturale CULT: un’intera giornata di riflessione e confronto con artisti, studiosi ed educatori che utilizzano l’hip hop come strumento di espressione, crescita, dialogo e rigenerazione.
Tra gli ospiti Amir Issaa, Tommy Kuti, Francesco Kento, Giuseppe Pipitone e Anna Maria Gehnyei.
Negli Stati Uniti la “hip hop pedagogy” è una corrente da tempo studiata e con influenze concrete sui contesti scolastici, dai college alle università.
“Molti insegnanti e ricercatori la utilizzano per rendere le lezioni più coinvolgenti, incoraggiando il confronto e la capacità espressiva e promuovendo le diversità culturali” – sottolinea Alvin Osei, educatore della cooperativa e referente del collettivo.
“In Italia – aggiunge – l’utilizzo di queste attenzioni nei contesti educativi è in crescita, grazie alla loro capacità di creare ponti tra generazioni differenti e migliorare l’apprendimento degli studenti”.
“Abbiamo pensato – afferma Giorgia Bertani, presidente della cooperativa sociale Giro del Cielo –che fosse giunto il momento di organizzare una giornata dedicata ad un tema sempre più importante dal punto di vista educativo. L’hip hop continua ad essere visto come un mondo lontano, del quale diffidare, a volte. La cultura hip hop invece, e i metodi pedagogici che la utilizzano sono lì a testimoniarlo, crea dialogo e consapevolezza e incoraggia i ragazzi e le ragazze a pensare, a creare, a crescere, attraverso un linguaggio ed un metodo espressivo comune, accogliendo punti di vista anche differenti”.
Il 12 aprile, in alcuni dei luoghi simbolo della cultura musicale e del fermento reggiano, partendo dalle radici dell’hip hop, ci si focalizzerà prioritariamente sul suo impatto educativo e sul ruolo nelle comunità. Dalla narrazione storica alla sperimentazione pedagogica, dagli spazi urbani alle marginalità, dalla voce delle donne alle seconde generazioni.
L’iscrizione al convegno è gratuita.
Per partecipare occorre prenotare il proprio posto tramite la piattaforma Eventbrite al link: https://www.eventbrite.com/e/break-it-down-tickets-1299224157429?utm-campaign=social&utm-content=attendeeshare&utm-medium=discovery&utm-term=listing&utm-source=cp&aff=ebdsshcopyurl