In occasione della Notte delle Idrovore, che si terrà domani 18 marzo, gli impianti dei Consorzi di bonifica della regione Emilia-Romagna s’illumineranno con il tricolore per rimarcare , ancora una volta, la centralità del tema della risorsa idrica negli equilibri territoriali, ambientali, economici e sociali dell’intero comprensorio. L’occasione sarà altresì rilevante per evidenziare il ruolo strategico dei consorzi nella difesa e sviluppo delle aree servite e gestite sotto il profilo idraulico e irriguo.
All’iniziativa, promossa da ANBI, parteciperanno tutti i Consorzi dell’Emilia-Romagna, per l’occasione, da Piacenza a Ravenna, si illumineranno gli impianti:
– Impianto della Finarda del Consorzio di bonifica di Piacenza (Via della Finarda nel Comune di Piacenza PC)
– Impianto di Bocca d’Enza del Consorzio della bonifica Parmense (1km a nord est di Mezzano Inferiore nel Comune di Sorbolo Mezzani PR)
– Impianto Boretto (Via Argine Cisa nel Comune di Boretto RE)
– Impianto di Malalbergo del Consorzio della bonifica Renana (Via Canale n. 7, visibile da Via Riolo SP 12, nel Comune di Malalbergo BO)
– Impianto Crevenzosa del Consorzio di bonifica CER (Via Coronella 46 nel Comune di Galliera BO)
– Impianto Bondeno Reno Palata del Consorzio della bonifica Burana (Via Dazio 147 nel Comune di Bondeno FE)
– Impianto Sant’Antonino del Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara (via Comacchio n.448 nel Comune di Ferrara FE)
– Sede dell’Ente del Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale (Piazza Savonarola 5 nel Comune di Lugo RA)
– Impianto Savio del Consorzio di bonifica CER (Via Mensa 44 – Mensa nel Comune di Ravenna RA)
– Impianto Madonna del Pino del Consorzio di bonifica della Romagna (Viale di Vittorio nr.115 Milano Marittima nel Comune di Cervia RA)
“Con questo gesto vogliamo rilanciare ancora una volta come la gestione delle risorse idriche debba essere una questione nazionale e come le opere idrauliche siano un patrimonio dell’intero Paese, che spesso non ne conosce l’indispensabile funzione – precisa Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue e ANBI Emilia Romagna – Anticipiamo in questo modo la data del 22 Marzo, Giornata Mondiale dell’Acqua, che vorremmo non si limitasse alla consueta liturgia delle buone intenzioni, ma si sostanziano nella concretezza dei finanziamenti necessari ad aumentare la resilienza delle comunità alla crisi climatica.”
“La nostra iniziativa vuole richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla necessità di scelte infrastrutturali di fronte all’estremizzazione degli eventi meteo, dalla siccità alle alluvioni – prosegue il Direttore Generale di ANBI, Massimo Gargano – Due, in particolare, sono gli interventi, che vogliamo evidenziare. In primo luogo, l’avvio del Piano Invasi, proposto con Coldiretti, per la realizzazione di 10.000 bacini multifunzionali, perlopiù medio-piccoli, entro il 2030 e di cui 400 sono già cantierabili; per questo ribadiamo la richiesta di destinare a tale scopo quantomeno parte dei 7 miliardi di euro, definanziati dal P.N.R.R., perché destinati a progetti considerati ormai irrealizzabili entro i termini fissati dal cronoprogramma del Next Generation EU. La seconda richiesta riguarda la necessità di accelerare la burocrazia anche istituzionale per sbloccare almeno i 946 milioni di euro della prima tranche di finanziamenti previsti dal P.N.I.S.S.I. -Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico, avviando così la realizzazione, che prevede investimenti per 10 miliardi in un decennio per rendere più efficiente la rete idrica del Paese”.