
Definite, dal Comune di Modena, le modalità per il calcolo del nuovo prezzo massimo iniziale di cessione per gli alloggi Peep e di edilizia convenzionata che sono stati oggetto di interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico degli edifici. Il Consiglio comunale, nella seduta di lunedì 10 marzo, ha approvato, infatti, la delibera contenente i criteri di riconoscimento dell’incremento di valore degli immobili in caso di Eco bonus e Sisma bonus.
La delibera, come ha spiegato il sindaco Massimo Mezzetti, nella sua presentazione in aula, nasce dalla “necessità di dover disciplinare le modalità di calcolo per rideterminare il prezzo massimo iniziale di cessione con l’esigenza, da un lato, di contenere un aumento spropositato dei valori di immobili ancora sottoposti a prezzo calmierato e, dall’altro, di riconoscere l’aumento di valore per immobili (nella maggior parte ultraventennali) dovuto ai lavori di efficientamento del Superbonus 110%”.
I criteri, come da proposta del Collegio dei Periti, prevedono una rivalutazione massima pari al 15%. Nello specifico, in caso di Eco bonus, per le unità immobiliari con destinazione residenziale e assimilati di classe catastale A, che hanno avuto un miglioramento di due classi energetiche, è previsto un incremento del 10%; percentuale che sale al 12 se il miglioramento è stato di 3 o più classi. Per le unità immobiliari commerciali e assimilate di classe catastale C e D che hanno avuto un miglioramento di due o più classi energetiche, l’incremento è invece del 3%.
In caso di Sisma bonus, per tutte le tipologie di immobile, l’incremento è del 3% se effettuato contestualmente all’Eco bonus e del 5% senza interventi di efficientamento energetico.
Tali percentuali, si legge nella delibera, “saranno applicate ai prezzi massimi di cessione degli immobili calcolati ai sensi delle convenzioni in essere, in luogo della somma delle fatture relative al Superbonus 110%, per determinare il nuovo prezzo massimo iniziale di cessione degli immobili a fine lavori”.
In caso di Ecobonus, per il riconoscimento delle percentuali di incremento previste dalla delibera, i proprietari di alloggi di edilizia convenzionata dovranno presentare l’attestato di prestazione energetica pre-intervento e quello post-intervento, oltre all’asseverazione, a fine lavori, dei requisiti tecnici e l’attestazione della congruità delle spese sostenute con ricevuta di trasmissione all’Enea. L’asseverazione deve essere fatta da un tecnico abilitato.
Per il Sisma bonus, i proprietari dovranno presentare, invece, l’asseverazione dei requisiti tecnici e l’attestazione della congruità delle spese sostenute. Anche in questo caso, l’asseverazione deve essere fatta da un tecnico abilitato.
La delibera è stata approvata con i voti a favore di Pd, Avs, Pri-Azione-Sl, M5s, Modena Civica e Modena per Modena; mentre si sono astenuti FdI, Lega Modena, FI, Modena in Ascolto. Il consigliere Pd Gianluca Fanti si è avvalso della facoltà di non votare per questioni di opportunità, in quanto possessore di alloggio Peep.
Sempre per quanto riguarda l’edilizia convenzionata, nella stessa seduta del Consiglio, è stato approvato anche l’aggiornamento dell’allegato tecnico del “Regolamento per la trasformazione del diritto di superficie ed eliminazione dei vincoli su immobili realizzati in edilizia convenzionata”. Con questa modifica vengono inserite nell’elenco nuove aree Peep che possono essere trasformate in quanto sono trascorsi i necessari 5 anni dalla convenzione iniziale: D’Avia rilocalizzazione via Bering, Pergolesi Cohousing, San Damaso ex Z.E. 1790, Stradello Romano ex Z.E. 1980 e Villanova secondo stralcio. Con lo stesso documento vengono aggiornati anche i valori venali delle aree, che derivano dai valori OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare) del primo semestre del 2024. Rimane inalterato, invece, l’impianto del Regolamento e dell’Allegato tecnico.
La delibera, presentata dal sindaco Mezzetti, è stata approvata con i voti a favore di Pd, Avs, Pri-Azione-Sl, M5s e Modena per Modena; mentre si sono astenuti FdI, Lega Modena, Modena in Ascolto e Modena Civica. Anche in questo caso, e per gli stessi motivi, il consigliere Pd Gianluca Fanti si è avvalso della facoltà di non votare.
Per il Pd, il consigliere Gianluca Fanti, intervenendo nel dibattito sulla prima delibera, ha ricordato che “il meccanismo del Peep ha consentito negli anni, a Modena, l’accesso alla proprietà dell’abitazione alla cosiddetta classe media, uno dei temi fondamentali su cui anche l’Amministrazione deve lavorare. L’attuale proposta – ha aggiunto – consente di tener conto di una serie di miglioramenti non fatturabili, perché dovuti a bonus, ma che hanno fatto crescere il valore degli immobili”.
Sempre per il Pd, Alberto Bignardi ha evidenziato l’importanza della rivalutazione degli alloggi oggetto di intervento “perché è reale, tiene conto in modo differente dell’Eco bonus e del Sisma bonus. Una categoria energetica più alta – ha aggiunto – fa bene ai cittadini e fornisce una qualità del vivere migliore. Una casa in classe G di 150 metri quadrati, in questi tre mesi ha comportato una spesa energetica di circa 1.000 euro, mentre una casa in classe A di circa 200 euro”. Intervenendo sulla seconda delibera, il consigliere ha parlato di “un passo fondamentale per garantire maggiore equità e che porta con sé il diritto all’abitare: si tratta di un adeguamento del Regolamento alle reali esigenze dei cittadini”.