L’improvvisa chiusura del ponte Rio Torto sulla Nuova Estense evidenzia ancora una volta l’estrema fragilità, sotto molteplici punti di vista, del territorio montano della provincia di Modena. Non è ancora dato di sapere quale intervento si renderà necessario per ripristinare la circolazione, e di conseguenza non sappiamo quanto durerà la chiusura di una delle principali direttrici di traffico dell’intera provincia. Traffico la cui mole è stata inevitabilmente deviata sulla modestissima rete alternativa.

Cgil e Federconsumatori sono a fianco delle tante persone oggi impegnate a garantire viabilità e sicurezza in una porzione di territorio troppo spesso dimenticata. Da subito siamo stati a disposizione per esaminare ed affrontare, i diversi problemi segnalati da lavoratori e lavoratrici, dai cittadini e dalle famiglie.

Bene ha fatto il Presidente della Provincia ad annunciare l’intenzione di coinvolgere le diverse realtà presenti nel territorio, per valutare assieme quali soluzioni organizzative possono essere adottare per limitare le criticità. Mentre attendiamo questo importante momento segnaliamo la necessità di fornire risposte urgenti ai cittadini interessati. Risposte relative al lavoro ed allo studio, stante l’imprevedibilità dei tempi di attraversamento del territorio; oltre alla necessaria tolleranza generale rispetto a chi oggi si trova in una condizione di disagio, si deve ragionare di smart working, laddove possibile.

E’ stato dimostrato che il fenomeno che ha portato alla chiusura del ponte era attivo da almeno quindici anni. E’ quindi necessaria una grande operazione di trasparenza, sia rispetto alle condizioni attuali del viadotto, che agli interventi e manutenzioni effettuate, o non effettuate, nel corso del tempo. E’ necessario accertare le eventuali responsabilità, mentre con la massima urgenza si lavora al ripristino della viabilità.