In occasione della Giornata internazionale della donna oggi, venerdì 7 marzo, la Sala del Tricolore ha ospitato la cerimonia dedicata alle “Reggiane per esempio” in cui sette concittadine sono state insignite del Primo Tricolore per essersi distinte nell’ambito dell’Attivismo per la comunità.
Sono Sara Beltrami, esperta in comunicazione sanitaria, per la sezione under 50 ed ex aequo Maria Brini, medico impegnata sul tema delle mutilazioni genitali femminili, e Caterina Di Dio, attivista per la protezione degli animali, per la sezione over 50. Menzione speciale per le candidate Tamara Cvetkovic, Serena Santini, Maria Diletto e Daisy Melli.
Il premio, nato nel 2010 per valorizzare le donne che abitano o lavorano nel nostro territorio e che si sono contraddistinte per l’impegno, la passione e la forza del loro operato, è stato consegnato dal sindaco Marco Massari e dall’assessora Annalisa Rabitti, insieme ai colleghi di giunta assessori Stefania Bondavalli, Carlotta Bonvicini, Lanfranco De Franco.
Ha aperto la cerimonia Francesca Bonomo, consigliera di parità provinciale di Reggio Emilia, esperta sulle tematiche legate alla conciliazione dei tempi di vita delle donne, con un intervento intitolato “Generazioni diritti”.
Alle premiate è stato consegnato il Tricolore e la Fine Art dell’opera ‘Parole parole parole’ realizzata da Elena Mazzi per il Comune di Reggio Emilia in collaborazione con l’associazione Nondasola: un’opera d’arte pubblica per la prevenzione e il contrasto della violenza maschile sulle donne.
LE PREMIATE – Per la sezione under 50 Sara Beltrami ha ricevuto il premio Reggiane per esempio “per il suo impegno costante non solo a sostegno della ricerca e del riconoscimento di una malattia ancora oggi poco visibile come l’endometriosi, ma anche per l’attenzione rivolta ad un importante tema come la medicina di genere. Con la partecipazione a diversi convegni e incontri istituzionali ha portato avanti con determinazione la sua idea di attivismo conciliandola con la sua professione e si è fatta portavoce del diritto alla salute e al benessere di tante donne”.
Sara Beltrami, esperta in comunicazione sanitaria, copywriting e progetti europei in ambito sanitario dal design al Project Management, con focus sulla dissemination, da oltre 10 anni si occupa di diritti per le donne con endometriosi. Ha fondato un blog di informazione sanitaria piuttosto seguito e ha coordinato numerose campagne sulla salute femminile tra le quali “Endometriosi: firma adesso!” di cui è promotrice e redattrice della proposta politica.
Premio ex aequo per le candidate over 50: Maria Brini premiata “per il suo impegno eclettico e appassionato, per la sua energica comunicatività e per il grande senso civico dimostrato come professionista e come attivista, con una forte identità, capace di innovarsi e rinnovarsi, in costante dialogo con la comunità e i fenomeni culturali che l’ hanno contrassegnata. Con il suo sapere ha contribuito al progresso scientifico, facendosi altresì promotrice di importanti iniziative sociali e umanitarie. Degni di nota il suo contributo per la revisione del Codice di Deontologia medica e il suo impegno costante per contrastare la violenza di genere e le Mutilazioni genitali femminili”.
Brini Maria per 40 anni ha svolto la professione di medico patologo clinico presso l’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. E’ stata la prima primaria ospedaliera donna della sanità reggiana e successivamente la prima donna a dirigere un Dipartimento medico. Da sempre impegnata attivamente nell’ambito ordinistico, in attività rivolte alla città e ai cittadini e cittadine, in prima linea in diverse associazioni quali Professare al femminile e Associazione italiana donne medico. A tutt’oggi continua a dare il suo contributo nella prevenzione e nel contrasto delle mutilazioni genitali femminili partecipando ai tavoli di lavoro e alla progettazione e realizzazione di iniziative di sensibilizzazione e formazioni.
Caterina Di Dio premiata “per il suo coraggio, la sua determinazione, il suo amore per gli animali, il suo attivismo instancabile e per essere sempre in prima linea nel difendere e assistere i gatti randagi. Caterina Di Dio ha svolto un ruolo fondamentale nel volontariato e nell’impegno sociale, spesso in modo silenzioso e non riconosciuto. Un esempio per tutta la nostra comunità e per coloro che credono in una causa e sono disposte a lottare per aiutare chiunque – umano o animale – si trovi in condizioni di bisogno”.
Di Dio Caterina dal 1986 si occupa di animali incidentati per strada o abbandonati. È grazie al suo instancabile attivismo se ora c’è un gattile comunale in città.
MENZIONI SPECIALI – La Giuria ha riconosciuto due menzioni speciali per la categoria under 50. La prima a Tamara Cvetkovic “per aver fatto dell’attivismo per la comunità il suo impegno quotidiano, come animatrice costante di percorsi di pace e solidarietà, lasciando un prezioso contributo nei diversi territori che ha attraversato: in Bosnia-Erzegovina, suo paese di origine, e poi a Reggio Emilia. L’impegno a favore della pace, del dialogo e dei diritti umani è una costante del suo vivere quotidiano. Grazie ai progetti che ha sviluppato, ha saputo portare avanti temi preziosi e fondamentali, quali i diritti umani e i diritti delle donne, la memoria delle guerre nella ex Jugoslavia e la riconciliazione, appassionando le giovani generazioni che ha incontrato nelle scuole, facendole avvicinare a temi e problematiche fondamentali per il nostro vivere collettivo”.
Cvetković Tamara, di origini bosniache, è peace builder e il suo attivismo ruota intorno ai temi della pace e dei diritti umani, della memoria di quanto accaduto in Bosnia Erzegovina durante la guerra degli anni Novanta e della riconciliazione, della migrazione e dell’integrazione, a livello internazionale e nazionale. Ha realizzato diverse esperienze di formazione sul tema dei diritti umani tra Sarajevo e Milići.
La seconda a Serena Santini “per essere un modello di dedizione, passione e professionalità, non solo per la grande competenza nei propri incarichi sanitari, ma soprattutto per l’approccio umano, attento e rispettoso delle necessità di ogni persona. Per la capacità di innovazione nella ricerca costante di soluzioni nuove per raggiungere le fasce di popolazione più difficili da contattare, mostrando spirito d’iniziativa e creatività. Il suo impegno quotidiano costituisce un esempio per le colleghe ed i colleghi e per le studentesse e gli studenti infermieri, dimostrando che l’assistenza socio-sanitaria può e deve essere inclusiva, vicina alle persone e promotrice di uguaglianza”.
Santini, dal 2009 Infermiera presso l’Ausl-Irccs di Reggio Emilia – Dipartimento di Cure Primarie, da anni porta avanti attività di coordinamento e di contrasto della grave emarginazione adulta e degli adulti non auto sufficienti.
Menzione speciale ex aequo per la categoria over 50 per Maria Diletto “per aver promosso i valori più profondi della solidarietà, dell’umanità e dell’impegno civico. Da oltre dieci anni dedica la sua vita alle persone senza fissa dimora, offrendo non solo beni di prima necessità, ma anche supporto concreto. Da alcuni anni ha trasformato il suo impegno personale in una realtà organizzata, fondando un’associazione no profit che si sostiene grazie alla generosità dei cittadini e alla volontà di chi desidera restituire aiuto e speranza alle persone più fragili”.
Diletto Maria dal 2017 è operatrice presso la Comunità per minori stranieri non accompagnati “Oasi” gestita da Asp – Città delle persone. Dal 2014 si dedica al volontariato portando avanti progetti di solidarietà verso persone anziane e con disabilità fisiche e psichiche; nel 2019 fonda l’organizzazione di volontariato “La Nuova luce”, associazione attiva sul territorio reggiano a sostegno di persone senza dimora e famiglie in difficoltà, di cui è presidente.
Menzione speciale anche per Daisy Melli, presidente nazionale dell’Associazione Polis aperta, “per il suo importante impegno di attivista, al servizio della comunità tutta, per i diritti civili e di inclusività, per il contrasto all’omotransfobia e transnegatività. Per aver contribuito a organizzare con coraggio, caparbia e costanza, corsi di formazione, incontri e convegni rivolti al mondo delle forze di polizia e militare, finalizzati a smontare tabù e stereotipi, promuovendo una cultura del rispetto nei confronti delle persone lgbtqia+ in divisa e nei confronti delle vittime di reati d’odio”.
Daisy Melli dal 2024 è presidente di Polis aperta, associazione in cui milita dal 2017, occupandosi di organizzare eventi formativi all’interno dei vari comandi di forze di polizie e forze armate, convegni aperti al pubblico e eventi in collaborazione con altre associazioni Lgbtqia+ per la promozione dei diritti civili, l’emersione dei reati d’odio e di procedure che rispettino le diverse identità. L’impegno di Daisy ha inizio negli anni Novanta, quando fa parte del primo nucleo di persone LGBTQI+ che, nel 1997, daranno poi vita al Comitato Arcigay Gioconda Reggio Emilia. Giornalista professionista, dopo aver lavorato nella redazione di una testata locale, nel 2006 è entrata nella Polizia locale dove ha lavorato fino al 2022.
LA GIURIA – Le 16 candidature presentate quest’anno da enti, associazioni, e/o istituzioni sono state valutate da una Commissione composta dal sindaco Marco Massari. dall’assessora alle pari opportunità Annalisa Rabitti, dalle Reggiane per esempio degli ultimi 3 anni – Rossella Bonacini, Laura Sassi e Alessandra Calo’ – da Sara Manfredi, socia fondatrice di Cheap, Laura Credidio di TedX Reggio Emilia, Francesca Bonomo, consigliera di parità provinciale, rappresentanti della Consulta di genere, Beatrice Sgarbi presidente Cna Impresa Donna Reggio Emilia, Francesca Salami per l’Ordine degli avvocati, Irene Arcolà presidente dell’Ordine dei farmacisti, Carmen Pisanello presidente dell’associazione Donne giuriste Italia.