L’attenta attività di monitoraggio sugli assuntori di sostanze stupefacenti, ha portato i carabinieri della stazione di Gattatico ad acquisire importanti elementi di presunta responsabilità nei confronti di alcuni soggetti residenti a Reggio Emilia. Lo sviluppo investigativo dell’attività condotta dai militari, è stata condivisa dalla Procura reggiana che ha emesso alcuni decreti di perquisizione in un campo nomadi del reggiano, le cui risultanze investigative lo indicavano quale probabile base logistica per la presunta illecita attività di compravendita di sostanze stupefacenti ipotizzata dai carabinieri.
Così all’alba di ieri, i militari della stazione carabinieri di Gattatico, con il supporto dei colleghi delle compagnie di Guastalla e Reggio Emilia, unità di rinforzo del 5° Reggimento Carabinieri “Emilia-Romagna” e unità cinofile della Polizia Provinciale di Reggio Emilia e della Polizia Locale delle Unioni della Bassa Reggiana e dell’Appennino Reggiano, hanno effettuato una serie di perquisizioni presso il campo nomadi. L’operazione ha portato alla denuncia di due uomini, rispettivamente di 50 e 51 anni, entrambi residenti a Reggio Emilia, per il reato di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Infatti, durante le perquisizioni delegate, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato ai due indagati complessivamente oltre 300 grammi di hashish, 4 grammi di cocaina, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento della droga tra cui sostanza da taglio e alcune centinaia di euro, ritenute il provento della presunta attività di spaccio. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro. I due uomini sono stati quindi condotti in caserma dove, alla luce degli elementi di presunta responsabilità acquisiti a loro carico in ordine al reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, sono stati entrambi denunciati alla Procura reggiana.
Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.