Ha preso avvio questa settimana il Progetto Erasmus Blended Intensive Programme BIP – Artificial intelligence and Law, un programma intensivo di studio che combina una mobilità fisica breve (field visit) con una componente on line a distanza obbligatoria (online session) e che vedrà la partecipazione anche di cinque studenti e studentesse di Unimore.
Dopo il successo della prima esperienza Erasmus BIP dello scorso anno, che si è svolta presso l’Universidad de Jaén, nel mese di marzo 2024, anche quest’anno il Dipartimento di Giurisprudenza, in collaborazione con il CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità, Unimore, ha inteso creare e offrire nuove opportunità di mobilità internazionale, sempre al fine di sviluppare modalità di apprendimento innovative e implementare la costruzione di corsi transnazionali e multidisciplinari.
La prima parte del percorso prevede lo svolgimento di cinque giorni di lezione (nel corso della settimana dal 3 al 7 marzo) presso la Faculdade de Direito da Universidade de Coimbra e prevede, per Unimore, una lezione della Dott.ssa Claudia Severi, Coordinatrice scientifico-organizzativa del CRID e studiosa del rapporto tra tecnologie e sostenibilità ambientale, mentre le attività a distanza si svolgeranno il 24 marzo, il 31 marzo e il 7 aprile.
Al centro di questo innovativo percorso di formazione è posta l’intelligenza artificiale, le sue implicazioni e le sfide che porta con sé. Mediante un approccio interdisciplinare, le lezioni intendono fornire agli studenti e alle studentesse strumenti critici utili a comprendere il ruolo dell’intelligenza artificiale nel plasmare la realtà contemporanea e quella futura.
Le lezioni si terranno in lingua inglese e i principali temi trattati riguarderanno la trasformazione digitale, la partecipazione alla vita democratica mediante l’uso delle tecnologie, l’etica dell’intelligenza artificiale.
Coordinatore del Programma per l’ateneo capofila è il Prof. André Gonçalo Dias Pereira (Univ. de Coimbra; Presidente della Direzione del Centro di Diritto Biomedico; Vicepresidente del CNECV – Consiglio nazionale di etica per le scienze della vita), mentre il Responsabile scientifico di Progetto per l’Università di Modena e Reggio Emilia è il Prof. Thomas Casadei in qualità di Direttore del CRID-Unimore.
“L’intelligenza artificiale sta ridefinendo i confini del diritto e della partecipazione democratica, e proprio per questo è fondamentale offrire agli studenti e alle studentesse opportunità di studio e approfondimento, anche in un contesto di respiro internazionale” – dichiara il Prof. Casadei, annunciando l’avvio dell’Erasmus BIP – Artificial Intelligence and Law.
“Questo programma promosso dall’Unione Europea permette agli studenti e alle studentesse del corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza e del corso di Laurea in Scienze giuridiche dell’impresa e della pubblica amministrazione di vivere un’esperienza formativa all’estero, più breve rispetto all’Erasmus tradizionale, ma altrettanto stimolante e importante”.
“Le tecnologie emergenti pongono interrogativi urgenti sulla tutela dei diritti fondamentali, nonché sul delicato equilibrio tra innovazione e regolamentazione. Affrontare. questi temi in un contesto internazionale – conclude il Prof. Casadei – consente di sviluppare una visione critica e interdisciplinare, essenziale per i giuristi e le giuriste di domani”.
Il Programma Erasmus Blended Intensive Programme – Artificial Intelligence and Law è realizzato grazie alla cooperazione di Università: oltre all’Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Coimbra (in qualità di ente Coordinatore del progetto), Università di Siviglia, Università di Alicante, EPS – Escuela Politécnica Superior, KUL – John Paul II Catholic University of Lublin.
Il programma si inserisce nell’ambito dell’accordo di collaborazione sottoscritto di recente da: CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità di Unimore, Centro di Diritto Biomedico della Faculdade de Direito da Universidade de Coimbra e Facultad de Derecho de la Universidad de Sevilla, il quale prevede scambi di docenti, ricercatori e ricercatrici, studenti e studentesse, nonché lo sviluppo di programmi di ricerca annuali, corsi, seminari, workshop e pubblicazioni congiunte, che coinvolgano i soggetti dell’accordo.