L’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ha conferito la Laurea Magistrale honoris causa in Biotecnologie Mediche a Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, nel corso di una cerimonia svoltasi presso il Dipartimento di Scienze della Vita a Modena.
Il conferimento, proposto dal Dipartimento di Scienze della Vita e approvato dal Senato Accademico, riconosce il contributo scientifico e clinico di Locatelli nel campo dell’oncoematologia pediatrica, della terapia cellulare e dell’innovazione biotecnologica in medicina.
Franco Locatelli si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Pavia con 110/110 e lode, specializzandosi successivamente, nella stessa Università, in Pediatria ed Ematologia. Dal 2004 al 2010 ha ricoperto il ruolo di Professore Ordinario di Pediatria presso l’Università di Pavia, mentre dal 2022 è Professore Ordinario di Pediatria presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Attualmente è Direttore del Dipartimento di Oncoematologia e Terapie Cellulari e Geniche dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e Coordinatore dell’Area Strategica di Ematologia e Oncologia della stessa struttura. Nel 2019, è stato nominato Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, massimo organo consultivo tecnico-scientifico del Ministero della Salute. Nel Dicembre 2021, è stato nominato Cavaliere di Gran Croce dal Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella.
La sua attività scientifica si è concentrata principalmente su trapianti di cellule staminali ematopoietiche, con particolare riferimento all’utilizzo di trapianti da donatore familiare aploidentico. Ha contribuito all’introduzione di protocolli innovativi per il trattamento di leucemie e tumori solidi pediatrici, studiando strategie per migliorare l’efficacia e ridurre le complicanze della terapia cellulare. Ha avuto un ruolo determinante nello sviluppo dell’immunoterapia con cellule CAR-T, che ha rivoluzionato il trattamento delle leucemie e dei linfomi resistenti alle cure convenzionali. A lui si devono studi, pubblicati sulle più prestigiose riviste scientifiche, che hanno aperto la strada all’impiego delle cellule CAR T nei tumori solidi e all’impiego di cellule geneticamente modificate per la cura definitiva della talassemia e dell’anemia a cellule falciformi.
Autore di oltre 1.400 pubblicazioni scientifiche, Locatelli ha ottenuto più di 69.700 citazioni nei principali database internazionali. Ha diretto e coordinato studi clinici multicentrici nazionali e internazionali in ambito oncoematologico ed è membro di comitati scientifici e gruppi di lavoro in istituzioni sanitarie e accademiche.
La cerimonia si è aperta con i saluti del Magnifico Rettore Carlo Adolfo Porro. La professoressa Lorena Rebecchi ha letto le motivazioni del conferimento.
“Con la Laurea Honoris Causa in Biotecnologie Mediche – ha ricordato il Prof. Marcello Pinti durante il suo intervento – rendiamo omaggio al lavoro e al percorso di una persona che ha fatto della ricerca e dei risultati straordinari del suo lavoro di ricerca uno strumento messo al servizio del bene comune. Il Professor Franco Locatelli è uno scienziato di fama internazionale, un clinico eccellente, un riferimento imprescindibile per la comunità medica e scientifica e, mi permetto di aggiungere, anche e soprattutto un uomo che incarna i più alti valori della professione di chi fa parte della comunità accademica, ancora di più in ambito medico: rigore, passione e umanità.”
Dopo il conferimento della laurea, il Prof. Locatelli ha tenuto una Lectio Magistralis, nel corso della quale ha illustrato come l’impiego di terapie avanzate, basate sull’uso di cellule del nostro sistema immunitario geneticamente modificate, le cellule CAR T, abbia radicalmente cambiato la prospettiva terapeutica di pazienti affetti da tumori ematologici o solidi. Queste terapie, ha spiegato il Prof. Locatelli, grazie a studi pionieristici condotti all’Ospedale Bambino Gesù di Roma, si stanno ora impiegando anche per la cura di malattie autoimmuni pediatriche connotate da particolare severità, quali il lupus eritematoso sistemico. Nella sua Lectio, ove spesso è stato richiamato il valore fondante dell’Università e della Ricerca, il Professor Locatelli si è poi soffermato sui risultati straordinari, ottenuti in studi internazionali collaborativi fondati sull’editing del genoma, un approccio di chirurgia molecolare, che ha permesso di ottenere l’emancipazione dalla dipendenza trasfusionale nella totalità dei pazienti talassemici trattati con questo approccio.
“Franco Locatelli – sottolinea il Magnifico Rettore Unimore, Prof. Carlo Adolfo Porro – ha portato la ricerca biomedica dentro le scelte concrete della medicina e della sanità pubblica. Ha contribuito in modo determinante all’evoluzione delle terapie oncoematologiche pediatriche, ha aperto la strada a nuove applicazioni delle cellule CAR-T e ha guidato, con competenza e senso delle istituzioni, passaggi cruciali della sanità italiana. Durante la pandemia da Covid-19, il suo ruolo è stato centrale nel fornire indicazioni chiare e nel coordinare risposte basate sulle migliori evidenze scientifiche disponibili. Da medico, ricercatore e Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, ha affrontato sfide che hanno richiesto lungimiranza e capacità di intervenire nei momenti più critici. La laurea honoris causa è il riconoscimento di un lavoro che ha lasciato un segno concreto nella ricerca e nelle politiche sanitarie del Paese”.
“Sono particolarmente onorato – commenta il Prof. Franco Locatelli – per questo straordinario riconoscimento ricevuto da un’Università prestigiosa come quella di Modena e Reggio Emilia e al Magnifico Rettore e al Corpo Accademico di questo Ateneo va tutta la mia più profonda gratitudine. L’onore riservatomi è una tappa fondamentale della mia carriera accademica, che voglio condividere con tutti i Colleghi con cui ho avuto il privilegio di lavorare in questi anni, con l’Ospedale Bambino Gesù ove ho trovato le migliori condizioni per mettere a frutto le ricerche condotte e con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che rappresenta l’alveo accademico in cui Scienza e attenzione per chi soffre si coniugano esemplarmente”.