Su proposta della giunta, nella seduta del 26 febbraio il Consiglio comunale ha deliberato alcune modifiche al Regolamento comunale per la gestione del patrimonio, risalente al 2011 e passato attraverso quattro successive variazioni, l’ultima nel 2022. La modifica riguarda la parte relativa agli impianti sportivi, all’assegnazione a terzi e alla gestione di essi.

Il vecchio Regolamento andava a definire i requisiti dei soggetti gestori in modo talmente dettagliato da confliggere con il bando di gara, e per di più dettagliava anche le condizioni d’uso prevedendo addirittura il pagamento di metà delle utenze da parte del comune.

Si è presentata quindi la necessità di rivedere alcuni articoli, per meglio ottemperare alle norme di legge in materia di contratti pubblici e determinando linee generali da concretizzare attraverso il successivo bando per la gestione degli impianti, dando quindi all’amministrazione comunale di volta in volta la possibilità di adeguare i termini per la gestione alle esigenze della situazione locale e della comunità.

Il Sindaco Luca Vignoli ha spiegato in aula che “il precedente regolamento presentava una definizione in dettaglio dei requisiti che i soggetti affidatari degli impianti devono avere, tale che finiva per circoscrivere in maniera esagerata e inopportuna la platea dei soggetti potenzialmente coinvolgibili nella gestione. Di fatto veniva pregiudicata la possibilità di mettere a confronto proposte di gestione diverse differenti, attraverso regolari bandi di gara e successive convenzioni di utilizzo.

Il vecchio regolamento dettagliava requisiti di territorialità, operatività da maggior tempo, maggior numero di iscritti, affiliazione al Coni o altri enti, addirittura esperienza acquisita nella gestione degli stessi impianti sportivi messi a gara. Questo frustrava il principio di concorrenza e trasparenza.

Il vecchio regolamento non prevedeva un obiettivo di autosufficienza degli impianti sportivi e accollava al comune metà dei costi delle utenze: questo ha bloccato innovazione e misure di contenimento dei costi, rallentando anche la manutenzione al punto che è perfettamente visibile a tutti lo stato di decadenza degli impianti.

Corrisponde all’interesse pubblico il raggiungimento di un principio concorrenziale sano, nel senso del migliore offerente, con questa modifica rendiamo la competizione aperta senza garantire ingiustificate e ingiustificabili posizioni di vantaggio a nessuno”.

Il regolamento chiarisce che l’affidamento dei centri sportivi va garantito a soggetti senza scopo di lucro, che in via preferenziale assumano la forma giuridica di associazioni e società sportive. Sarà poi il bando pubblico e la successiva convenzione ad occuparsi della forma di gestione, della definizione dei requisiti specifici, delle condizioni di pagamento del canone e delle utenze e dei rapporti tra comune e gestore.

Carlo Salvatori, assessore allo sport e ai lavori pubblici, ha osservato che “il centro sportivo si trova in cattive condizioni, con pochi e insufficienti interventi di manutenzione, ed occorre rifare la procedura di affidamento secondo crismi di legalità ed effettiva concorrenza di più operatori e polisportive, in coerenza con obiettivi di efficienza ed economicità dell’azione amministrativa”.

Il provvedimento è stato approvato con i voti favorevoli della lista civica Cose Nuove e il voto contrario del PD e del Centrodestra