Nel mese di gennaio il NAS dei Carabinieri di Bologna ha promosso una serie di controlli mirati presso aziende del settore. Le maggiori problematiche venivano riscontrate in 2 stabilimenti attivi nella produzione di pietanze pre-cotte, monoporzione e multi-porzione, collocate nella provincia Forlì-Cesena.
Nella prima azienda si ravvisava una scorretta prassi di prelievo e de-congelamento delle carni, che un volte estratte dalla cella negativa a -18°C venivano conservate a temperatura positiva svariati giorni (fino ad un massimo di 6), ben oltre le 24 ore consentite, prima di essere utilizzate nel laboratorio di cucina. Si procedeva quindi al sequestro amministrativo, per il conseguente smaltimento, di circa 8.000 kg di carni ed ittici decongelati, per un valore di circa 120.000 €.
Presso la seconda ditta veniva riscontrata la consuetudine di rivalutare scadenze/t.m.c. delle materie prime senza averne facoltà e senza preventiva consultazione delle aziende produttrici/fornitrici, arrivando ad estendere la durabilità degli stessi alimenti anche di 180 giorni (6 mesi) oltre il superamento della data originariamente imposta. Si riscontrava inoltre l’impiego di alcune delle suddette materie prime scadute in recenti produzioni di pietanze pronte già distribuite in commercio e una scorretta modalità di stoccaggio e conservazione degli scarti e sottoprodotti di origine animale, rinvenuti in contenitori anonimi e privi di copertura, all’interno di una cella refrigerata utilizzata promiscuamente per conservare anche le materie prime da impiegare in produzione. Si sottoponevano a sequestro amministrativo per la successiva distruzione circa 320 kg di materie prime con shelf-life superata anche da 4 anni, per un valore di circa 10.000 euro.
Le criticità ravvisate venivano tempestivamente segnalate alla competente AUSL per l’adozione dei provvedimenti prescrittivi ed interdittivi di competenza.
Si procedeva infine alla contestazione di sanzioni amministrative, per un totale di 8.000 € .