Nella giornata odierna (Lunedì 10 Febbraio), si è tenuta presso la frazione di San Giacomo Roncole, la commemorazione in occasione del “Giorno del Ricordo“, istituito per onorare la memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. La cerimonia si è svolta presso la targa della via dedicata ai “Martiri delle Foibe”, alla presenza del Vice Sindaco Marina Marchi, dell’Assessore Lisa Secchia e del Presidente del Consiglio comunale Antonio Tirabassi.
L’evento ha rappresentato un’importante occasione per rinnovare la vicinanza della comunità al dolore vissuto dalle famiglie degli Istriani, Fiumani e Dalmati, perseguitati e costretti all’esodo o alla tragica pratica dell’infoibamento. Attraverso questa commemorazione, l’Amministrazione comunale ha voluto ribadire l’importanza del ricordo e della consapevolezza storica, elementi fondamentali per la costruzione di una memoria condivisa e per il rafforzamento dei valori di giustizia e di pace. Nel culmine della cerimonia, il Presidente del Consiglio comunale Antonio Tirabassi ha letto la toccante preghiera di Monsignor Antonio Santin, Vescovo di Trieste: una supplica scritta nel 1959 rivolta a Dio per le vittime di quelle tragiche vicende. Parole profonde, che hanno risuonato come un monito a non dimenticare e un invito alla riflessione collettiva sul valore della dignità umana e del rispetto tra i popoli.
“O Dio, Signore della vita e della morte, della luce e delle tenebre, dalla
profondità di questa terra e di questo nostro dolore noi gridiamo a Te.
Ascolta, o Signore, la nostra voce.
Noi siamo venuti qui per innalzare le nostre povere preghiere e deporre i nostri fiori, ma anche per apprendere l’insegnamento che sale dal sacrificio di questi Morti. E ci rivolgiamo a Te, perché Tu hai raccolto l’ultimo loro grido, l’ultimo loro respiro.
Questo calvario, col vertice sprofondato nelle viscere della terra, costituisce una grande cattedra, che indica nella giustizia e nell’amore le vie della pace.
Ebbene, Signore, Principe della Pace, concedi a noi la Tua pace. Dona conforto alle spose, alle madri, alle sorelle, ai figli di coloro che si trovano in tutte le foibe di questa nostra triste terra, e a tutti noi che siamo vivi e sentiamo pesare ogni giorno sul cuore la pena per questi Morti, profonda come le voragini che li accolgono.
Tu sei il Vivente, o Signore, e in Te essi vivono. Che se ancora la loro purificazione non è perfetta, noi Ti offriamo, o Dio Santo e Giusto, la nostra preghiera, la nostra angoscia, i nostri sacrifici, perché giungano presto a gioire dello splendore del Tuo Volto.
E a noi dona rassegnazione e fortezza, saggezza e bontà. Tu ci hai detto: “Beati i misericordiosi perché saranno chiamati figli di Dio, beati coloro che piangono perché saranno consolati”, ma anche beati quelli che hanno fame e sete di giustizia perché saranno saziati in Te, o Signore, perché è sempre apparente e transeunte il trionfo dell’iniquità”.
L’Amministrazione Comunale di Mirandola conferma il proprio impegno a mantenere viva la memoria di questi tragici eventi, affinché il sacrificio delle vittime possa rappresentare un insegnamento per le future generazioni. Il Giorno del Ricordo non è solo un dovere istituzionale, ma un atto di responsabilità collettiva che rafforza il legame tra passato e presente, nella speranza di un futuro di pace e convivenza.