“È davvero incomprensibile come, in un momento così delicato per i lavoratori dipendenti e pensionati, nessuno – afferma Fesica Confsal – sembri comprendere l’impatto devastante che una simile scelta avrà su di loro. Da oltre due anni le buste paga dei lavoratori subiscono contraccolpi devastanti. Gli aumenti dei costi dell’energia e l’inflazione, che ha toccato punte a due cifre, hanno ridotto il potere d’acquisto, e ora siamo di nuovo di fronte a una minaccia di stagflazione”.
“Dopo anni di sacrifici, i lavoratori del settore ceramico hanno visto i loro stipendi ridursi e le famiglie faticano ogni giorno a far fronte alle bollette e alle difficoltà economiche quotidiane. Nonostante questo scenario – prosegue la nota – sono stati fatti sforzi significativi per restituire parte del potere d’acquisto attraverso i rinnovi contrattuali, sia a livello nazionale che aziendale”.
A maggio dello scorso anno, i lavoratori hanno dimostrato la loro determinazione, scendendo in strada a Sassuolo per sostenere le trattative. Grazie anche alla collaborazione con le aziende, sono stati raggiunti risultati soddisfacenti, con aumenti dignitosi che hanno permesso di alleviare parzialmente le difficoltà delle famiglie. Le trattative di secondo livello, anche grazie alla richiesta delle RSU e dei sindacati aziendali, sono state avviate con successo.
“Eppure, mentre il nostro impegno quotidiano – continua la Fesica Confsal di Modena – si concentra nel cercare di sostenere le buste paga, leggiamo con preoccupazione di un ‘sì sofferto’ delle parti sociali al Comune di Modena per aumentare le addizionali comunali. Il nostro sindacato denuncia che un aumento delle addizionali comporterà una riduzione dei consumi, un rallentamento della produzione aziendale e una maggiore difficoltà nel garantire i posti di lavoro. Un salario ridotto è direttamente correlato alla perdita di posti di lavoro e a una maggiore incertezza economica. Ma le conseguenze non si fermano qui: meno lavoratori attivi o sospesi negli ammortizzatori sociali significa anche minori contributi previdenziali versati, con un pericolo imminente per la sostenibilità futura delle pensioni”.
La Fesica-Confsal ribadisce che, al di là delle giustificazioni politiche, non è più tollerabile che il peso delle decisioni fiscali ricada ingiustamente sui cittadini, i lavoratori e i pensionati.
“I politici non possono più scaricare le proprie difficoltà finanziarie sulle buste paga dei cittadini. Ogni attore, nel proprio ruolo, deve assumersi la responsabilità delle proprie scelte. In questo scenario, la voce dell’opposizione è debole, troppo debole, e i cittadini sembrano essere lasciati soli, senza un’adeguata difesa dei loro diritti”.
Per tutti questi motivi, la Fesica-Confsal, Settore Ceramico, ribadisce con forza il suo no all’aumento delle addizionali comunali: “un provvedimento che danneggerebbe ulteriormente i lavoratori, le famiglie e la stabilità economica di Modena”, conclude.