I finanzieri del Comando Provinciale di Milano, su delega della locale Procura della Repubblica, hanno eseguito un’ordinanza cautelare personale in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale Ordinario di Milano a carico di un imprenditore originario di Carpi, iscritto all’AlRE (Anagrafe Italiani residenti all’estero) e residente in Romania, nonché il sequestro preventivo delle somme di denaro per l’importo di 5.403.106 Euro.

Contestualmente all’esecuzione dell’ordinanza cautelare, la Guardia di Finanza ha dato esecuzione anche a perquisizioni delegate dall’Autorità Giudiziaria procedente, rinvenendo nella disponibilità dell’indagato denaro contante per oltre 50 mila euro e orologi di pregio, che sono stati sottoposti a sequestro.

I provvedimenti giungono al termine di un’indagine svolta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo lombardo, volta a verificare la sussistenza di eventuali condotte distrattive perpetrate dall’indagato, già amministratore di un consorzio operante nel settore della logistica con sede legale a Milano, dichiarato in liquidazione giudiziale nel 2023 dal Tribunale Fallimentare meneghino.

ln particolare, dalle indagini è emerso che dal 2015 al 2021 l’indagato ha sistematicamente depauperato le casse del citato consorzio, causandone dolosamente lo stato di insolvenza, mediante la distrazione del denaro dai conti correnti societari per scopi personali, come il noleggio di jet privati e di auto di grossa cilindrata, l’acquisto di biglietti per partite di calcio, nonché di gioielli ed il pernottamento in hotel extra lusso, ommettendo di versare imposte e contributi per oltre 2,5 milioni di euro.

Inoltre, poco prima della sentenza dichiarativa della liquidazione giudiziale, il citato imprenditore richiedeva ed otteneva un finanziamento di 600 mila euro assistito da garanzia pubblica rilasciata dal Fondo Centrale di Garanzia per le PMI ex Legge 662/96, mai restituito.

L’operazione conferma l’attenzione della Guardia di Finanza a contrasto dei fenomeni illeciti che minacciano la stabilità e la credibilità del sistema economico nazionale, a salvaguardia dell’economia legale e della leale concorrenza tra le imprese.

La responsabilità dell’indagato sarà definitivamente accertata con la sentenza irrevocabile di condanna. Il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e allo stato delle attuali acquisizioni probatorie, in attesa di giudizio definitivo, è doveroso sottolineare che vale la presunzione di non colpevolezza dell’indagato.

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