Il bene confiscato alla mafia e assegnato al Comune di Modena in via Anderlini al Centro di vicinato Sacca sarà restituito ai cittadini tornando fruibile entro fine 2025, al termine di un percorso partecipato per definirne la futura gestione e la riqualificazione dell’immobile.
Lo ha annunciato l’assessore a Legalità e Antimafia Vittorio Ferraresi rispondendo a un’interrogazione sullo stato di avanzamento del progetto “Legalità: un bene comune” e sulle intenzioni dell’Amministrazione rispetto alla possibilità di adottare un regolamento specifico per l’uso dei beni confiscati alla criminalità organizzata, presentata nei giorni scorso in Commissione servizi dai consiglieri Pd Luca Barbari, Gianluca Fanti e Francesco Antonio Fidanza.
L’assessore, ricordando la partecipazione del Comune al bando regionale con un progetto ammesso a contributo per 122 mila euro (18 mila per spese correnti e 104 mila per spese di investimento), ha precisato che, come previsto dall’accordo sottoscritto con la Regione, il Comune, come gli altri enti che hanno partecipato al bando, ha richiesto e ottenuto una proroga del termine di conclusione dei lavori.
“In particolare – ha proseguito Ferraresi – entro il mese di maggio è prevista la conclusione del percorso partecipato per giungere a definire un modello di gestione innovativo e sostenibile di riutilizzo del bene confiscato. Il percorso sarà curato dall’operatore economico Poa srl, individuato tramite procedura pubblica per la manifestazione di interesse, e si svilupperà in sinergia tra ufficio Legalità e Sicurezze e Ufficio partecipazione con il coinvolgimento attivo della comunità locale, del terzo settore e del Tavolo della Legalità. A seguire si procederà con l’intervento di riqualificazione dell’immobile, rispetto al quale, il settore Lavori Pubblici ha predisposto diverse proposte progettuali da integrare con quanto emergerà dal percorso partecipato e dal successivo progetto di gestione del bene. Si prevede la conclusione dei lavori entro il mese di agosto”.
L’assessore ha quindi precisato che “è volontà dell’assessorato procedere a un confronto con il Consiglio Comunale per delineare al meglio uno strumento idoneo a garantire una gestione trasparente ed efficiente della categoria beni confiscati alla criminalità organizzata di stampo mafioso, in questa direzione quindi, mi rendo disponibile fin da subito alla predisposizione di un Regolamento per l’uso dei beni confiscati alla criminalità organizzata”.