Dopo tutto quello che è accaduto nell’ultimo anno ha ancora senso parlare oggi di uno Stato di Palestina o è un’illusione? E la soluzione a due Stati rimane la soluzione più giusta?

Il Consiglio comunale di Medicina negli scorsi mesi ha approvato un Ordine del giorno in cui ha impegnato il Sindaco a rilanciare a livello locale la questione, manifestandola anche attraverso l’esposizione temporanea della bandiera palestinese, affianco a quella della pace, presso la sede municipale.

Per questo il Comune di Medicina ha organizzato una serata di riflessione e dibattito dal titolo “Uno Stato di Palestina? Attualità e prospettive”, che si terrà lunedì 3 febbraio alle ore 20.45 presso la Sala del Consiglio comunale, in via Libertà 103.

Un’occasione per approfondire la situazione attuale della Palestina e d’Israele, partendo da un approccio storico.

La serata vedrà la partecipazione del professor Massimiliano Trentin del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Bologna.

Un confronto aperto su un tema d’attualità che approfondirà anche la storia della Palestina, le sue problematiche odierne e le prospettive future al centro del dibattito internazionale.

L’evento è a ingresso libero e gratuito.

Dichiarazione del Sindaco Matteo Montanari: «Il Comune di Medicina ha appena celebrato la Giornata della Memoria e ha sempre condannato il vile attentato terroristico di Hamas che ha scatenato la violenta reazione israeliana. Allo stesso modo abbiamo condannato l’antisemitismo purtroppo sempre più visibile e grave, come dimostrano le tante minacce che anche la Senatrice a vita Liliana Segre riceve quotidianamente. Ma proprio perché abbiamo a cuore quella parte di mondo non possiamo arrenderci a una prospettiva di guerra perenne, odio e deumanizzazione reciproca. Potrà mai esserci pace tra israeliani e palestinesi? Dopo i massacri, i rapimenti, le bombe e le migliaia di morti? Abbiamo alle spalle 75 anni di conflitto e traumi enormi. Bisogna avere la consapevolezza che da entrambe le parti ci troviamo di fronte a diritti radicati nella stessa terra. Solo se si rimetteranno al centro gli esseri umani, riconoscendo l’autodeterminazione di entrambi i popoli, palestinesi e israeliani, ci potrà essere una soluzione che guardi alla pace. Di questo parleremo con il professor Trentin partendo da una prospettiva storica, perché senza una storia condivisa è impossibile pensare al futuro».