Il 14 gennaio scorso, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Sassuolo e della Tenenza di Vignola hanno arrestato nella quasi flagranza un 26enne cosentino, indagato di condotte continuate e pluriaggravate di truffa e tentata truffa e resistenza a un pubblico ufficiale.

Nella mattinata dello stesso giorno, il giovane si è presentato alla porta di un’anziana
90enne di Vignola, che poco prima aveva ricevuta la telefonata di un falso avvocato che le
comunicava l’arresto del fratello per aver cagionato un incidente stradale in danno di una
donna in stato di gravidanza. Lo sconosciuto interlocutore telefonico, la informava che per
evitare la detenzione del congiunto doveva preparare e consegnare oro e soldi in suo
possesso ad un “incaricato”, che si sarebbe presentato di li a poco presso la sua abitazione.

La vittima pertanto consegnava monili in oro – per un valore di circa 4.000 euro –
all’indagato ma l’uomo, rimarcando che la somma era troppo bassa per la liberazione del
fratello, la convinceva a recarsi in banca per prelevare 10.000 euro in contanti, da
corrispondere a causa del sinistro, facendosi carico di accompagnarla personalmente.
Il cassiere dell’istituto di credito, ricevuta la richiesta di prelievo da parte
dell’anziana, si insospettiva e la interrogava sui motivi; della questione veniva investita la
direttrice dell’istituto che, comprendendo che il truffatore stava attendendo l’anziana lì
fuori, chiamava i Carabinieri.

I militari intervenuti individuavano il malfattore imponendogli l’alt, ma l’uomo si dava a precipitosa fuga per le vie dell’abitato, ponendo in essere manovre pericolose per
l’incolumità di pedoni ed utenti della strada, eseguendo sorpassi contromano e
oltrepassando semafori rossi a tutta velocità.
Raggiunto e bloccato nell’abitato di Savignano sul Panaro, l’uomo veniva trovato in
possesso di banconote per 1300 euro – sulla cui provenienza sono in corso accertamenti – e
parte dei monili sottratti all’anziana vignolese, mentre il restante oro veniva recuperato dai
Carabinieri dopo che l’indagato se ne era disfatto gettandolo dal finestrino dell’auto durante
la fuga.

Il Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale, su richiesta della Procura modenese, due giorni dopo ha convalidato l’arresto, disponendo nei confronti del giovane la misura cautelare personale dell’obbligo di dimora nel comune di Cariati (CS) con permanenza domiciliare notturna.