Una tradizione che si rinnova e non smette di stupire. In tantissimi hanno sfidato le basse temperature per partecipare alla 20a edizione della Pcarìa, l’evento dedicato alla lavorazione della carne di maiale, promosso dall’Amministrazione comunale di Campogalliano in collaborazione con la Polisportiva Campogalliano.

“Da una grigliata organizzata da un gruppo di amici, questa festa si è evoluta col passare degli anni, fino a diventare un vero e proprio evento, che celebra le nostre radici, le nostre tradizioni e la nostra cultura gastronomica – afferma la Sindaca di Campogalliano Daniela Tebasti –. Siamo felici che anche quest’anno in tanti abbiano raccolto il nostro invito e siano venuti a trovarci in questa che per la comunità di Campogalliano è una giornata dal valore speciale. Un ringraziamento particolare alla Polisportiva Campogalliano e a tutti i volontari senza i quali non sarebbe stato possibile organizzare questa iniziativa”.

Già dal mattino erano in tanti a girare tra i banchi del mercato allestito tra piazza Vittorio Emanuele II, via Garibaldi e via Roma o a osservare con curiosità i metodi di produzione degli insaccati, con gli impastatori all’opera e la cottura dei ciccioli nei paioli. I sapori di una volta – non solo i salumi dei produttori provenienti da tutta Italia, ma anche formaggi, vini, dolci, spezie e la gastronomia locale – hanno accompagnato i visitatori per tutta la mattina, con in sottofondo la musica degli sballati di rock ‘n’ pork.

Nel corso della festa c’è stato spazio anche per la cultura, con l’apertura ad orario continuato del Museo della Bilancia, per l’arte, grazie all’esposizione delle opere di Gianni Bertani all’oratorio San Rocco, e per i giochi dedicati ai più piccoli organizzati dal duo Bombetta e Paglietta.

Nel pomeriggio tutti all’ascolto dello sproloquio della famiglia Pavironica, il discorso alla comunità di Sandrone, Pulonia e Sgorghiguelo dal balcone del palazzo municipale, poi la festa è proseguita in compagnia di Andrea Barbi e il cabarock di Tommy & K,  fino al gran finale con la proclamazione di sua maestà il “Re del Cicciolo”, titolo assegnato dalla giuria dell’Academia Judices Salatii, che quest’anno è andato a Manuel e Gabriele Grisendi.