La settimana scorsa gli agenti della Polizia provinciale di Modena, nel corso dell’attività di controllo delle attività venatorie, hanno sanzionato un cacciatore che aveva il collare del proprio cane con impulsi elettrici. Il cacciatore, che in quel momento stava effettuando la caccia alla beccacce nella zona pedecollinare della provincia di Modena, è stato sanzionato al calendario venatori per un importo di 102 euro. La Polizia provinciale ricorda che «queste pratiche sono contrarie al benessere animale e che, nei casi più gravi, possono essere sanzionate anche penalmente, laddove si ravvisi il maltrattamento dell’animale».
Tra le funzioni che spettano alla Polizia provinciale figurano i controlli sulla caccia e la pesca, garantendo un rapporto più stretto con gli operatori per una corretta gestione del territorio, e il coordinamento dei piani di controllo contro la proliferazione degli ungulati, fino all’impegno sul fronte della sicurezza dei cittadini, senza trascurare i controlli stradali e la tutela ambientale, intensificando il rapporto con il Gruppo Carabinieri Forestale. Inoltre la polizia provinciale partecipa al Gruppo operativo territoriale (Got) per la Peste Suina Africana insieme al Servizio veterinario Ausl di Modena e le altre istituzioni locali.
Il corpo di Polizia provinciale è composto dai 16 agenti in servizio che garantiscono i controlli su circa 250 mila ettari di territorio: 160 mila ettari di superficie cacciabile, circa 60 mila ettari di aree protette e le aree vicine ai centri abitati dove è vietato cacciare.