Nell’agosto dell’anno scorso un 47enne di Scandiano, già sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare, era stato arrestato per evasione all’aeroporto di Verona. L’arresto era avvenuto al suo rientro in Italia dopo che lo stesso si era recato in Tunisia senza autorizzazione, violando così le prescrizioni imposte. Successivamente, una volta trasferito nell’istituto penitenziario di Verona, l’uomo ha richiesto il differimento dell’esecuzione della pena per gravi motivi di salute.
Il 27 agosto 2024, il magistrato di Sorveglianza di Verona, tenuto conto delle sue condizioni, ha disposto in via d’urgenza la detenzione domiciliare come misura surrogatoria al differimento della pena. Tale decisione è stata poi confermata dal Tribunale di Sorveglianza di Venezia, che ha previsto anche l’applicazione nei confronti del condannato del braccialetto elettronico. A seguito della conferma del Tribunale di Venezia, il 28 dicembre scorso l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura di Reggio Emilia ha emesso un provvedimento che disponeva l’ammissione alla detenzione domiciliare per il 47enne.
I carabinieri della Tenenza di Scandiano hanno dato esecuzione al provvedimento, notificandolo presso l’abitazione dell’uomo, dove continuerà a scontare la pena. La pena cumulativa ammonta a 26 anni, 4 mesi e 5 giorni, derivanti da condanne per diversi reati commessi fino a febbraio 2021, tra cui violazioni della legge sugli stupefacenti, inosservanza delle prescrizioni della sorveglianza speciale, evasione, truffa, ricettazione, estorsione e falso. La decorrenza della pena, risalente al 2019, prevede la fine nel 2046.