Domani, mercoledì 18 dicembre, si celebra la Giornata internazionale del migrante e il Comune di Reggio Emilia, insieme alle associazioni del territorio, organizza momenti di riflessione sul tema della migrazione, per sottolinearne la portata ed evidenziare le caratteristiche che accomunano tutti coloro che nella vita hanno vissuto l’esperienza dello spostarsi da un luogo all’altro, vicini o lontani che siano.
Non sempre infatti è necessario pensare a grandi spostamenti per immaginare cosa significhi migrare. A volte può cambiare solo l’uso di alcuni termini tra una regione e l’altra, mentre volte è la stessa lingua a cambiare completamente. Alcune differenze possono essere formali, legate al funzionamento e all’accesso dei servizi, ai diritti e ai doveri, oppure ai requisiti normativi per poter realizzare un progetto di vita permanente. Altre volte sono invece collegate ad abitudini, empatia, cultura, ovvero a elementi di relazione sociale che possono fare la differenza tra contesti inclusivi ed esclusivi.
HANNO DETTO – Il programma della Giornata del Migrante è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte l’assessora alle Politiche educative e Intercultura Marwa Mahmoud, la dirigente dell’istituto comprensivo Leonardo da Vinci Elisabetta Fraracci e Gianluca Grassi, presidente Fondazione Mondinsieme. Erano inoltre presenti Davide Zanichelli, direttore Fondazione Palazzo Magnani, Cristina Casarini dell’associazione “Balliamo sul mondo”, Gaetano Nenna, direttore del Coro interculturale di Reggio Emilia, e alcuni insegnanti della scuola Carducci: Lucia Puccioni e Roberto Crotti.
“Questo programma di iniziative è l’occasione per rilanciare la discussione su temi importanti e fondamentali quale la riforma della cittadinanza – ha detto l’assessora Marwa Mahmoud – A distanza di quindici anni da quando fu lanciata proprio dal Comune di Reggio Emilia la campagna “L’Italia sono anch’io”, oggi torna quanto mai necessario sostenere la mobilitazione in vista del referendum previsto per la primavera 2025, per arrivare alle urne con una maggiore consapevolezza su un tema molto sentito da una larga fetta del Paese. I dati parlano chiaro: solo a Reggio Emilia, nel 2024 sono state consegnate 1.542 nuove cittadinanze. A questo numero vanno aggiunti i figli minorenni dei nuovi cittadini, che acquisiscono anch’essi la cittadinanza in concomitanza con quella dei genitori: parliamo di oltre 1.700 persone in un anno. Ad oggi, in tutta Italia, sono oltre un milione e mezzo i giovani di seconda generazione in attesa di cittadinanza: persone cui la legge del 1992, ormai inadeguata rispetto ai tempi, non è in grado di fornire risposte e per le quali la riforma sulla cittadinanza è quanto mai necessaria”.
IL PROGRAMMA – La prima iniziativa in programma per la Giornata del migrante sarà martedì 17 dicembre alle 17.30 in sala del Tricolore con “Identità e cittadinanza”, una riflessione a più voci sulla lunga strada che milioni di ragazze e ragazzi stanno percorrendo per vedersi riconosciuto il diritto a essere cittadini italiani. A quasi 15 anni dalla prima campagna lanciata dal Comune di Reggio Emilia “L’Italia sono anch’io”, ancora manca una riforma in grado di garantire una “casa istituzionale” a molti giovani nati in Italia da genitori stranieri. Ne parleranno Marwa Mahmoud, assessora alla Politiche educative con deleghe a Intercultura e diritti umani, Ouidad Bakkali, deputata della Repubblica italiana, Gianluca Grassi, presidente della Fondazione Mondinsiemem, Deepika Salhan, attivista della campagna “Dalla parte giusta della storia”, e Diana Bota in rappresentanza del “Movimento italiani senza cittadinanza”.
A seguire, si terrà un’esibizione musicale a cura della scuola di musica Cepam.
Mercoledì 18 dicembre alle ore 18, piazza Prampolini ospiterà “Casa libera tutti. Verso il Natale, a passi di pace” promosso dal Comune insieme all’Istituto comprensivo Leonardo Da Vinci, al Coro interculturale di Reggio Emilia, Balliamo sul mondo asd e Fondazione Palazzo Magnani. Il coro della scuola e quello interculturale porteranno gli spettatori in un viaggio tra musica e parole, per una riflessione sul significato del ‘sentirsi a casa’. Difatti, ci insegnano i bambini: “tutti hanno bisogno di un rifugio sicuro, una casa in cui poter realizzare la felicità, ma una volta che si ha un tetto sulla testa, non è detto che si abbia una casa. Essere a casa non è necessariamente sentirsi a casa. Per vivere un luogo come casa, abbiamo bisogno di essere accolti, di vivere un’atmosfera di pace, di essere liberi, di avere un lavoro, di essere amati e di amare. Dopo tanto viaggiare, casa è il posto dove, tutte le volte, ritornare”.
Ultimo appuntamento, sempre mercoledì 18 dicembre alle ore 20.30, la proiezione al Laboratorio aperto dei Chiostri di San Pietro, di “Borga”, film di York-Fabian Raabe promosso dal Centro interculturale Mondinsieme, l’associazione ghanese di Reggio Emilia e dal Consorzio quarantacinque al Laboratorio aperto dei Chiostri di San Pietro. “Borga” racconta stereotipi o pregiudizi di chi vive un percorso di migrazione, tra il dover “conquistare” una nuova identità nel luogo in cui arriva, al “perdere” la precedente nel posto che era casa. Borga infatti è un termine utilizzato in Ghana per identificare i connazionali che hanno raggiunto uno stato di benessere all’estero, cosè come accadeva con gli “zii d’America” della migrazione italiana di qualche decennio fa. Il film racconta la storia di due fratelli, Kojo e Kofi, che crescono nei pressi di Accra, capitale del Ghana. Assieme al padre, si guadagnano da vivere recuperando i metalli dai rifiuti elettronici provenienti dall’Occidente. Un giorno Kojo incontra un borga che vive in Germania e che cambierà la sua vita per sempre. Quando dieci anni più tardi si presenta l’opportunità di andare in Germania, Kojo abbandona la famiglia e inizia un’odissea che dura cinque anni attraverso i continenti. Arrivato in Germania però, il suo sogno si infrange. Nessuno lo riceve a braccia aperte. Tuttavia il ritorno in Ghana è fuori questione. Kojo cerca di realizzare ciò che tutti si aspettano da lui: che diventi un borga.
La serata è ad ingresso gratuito e il film è in diverse lingue: tedesco, twi, fante, inglese e sottotitolato in italiano.