L’Assemblea dei sindaci ha dato ieri mattina parere favorevole al Bilancio di previsione 2025 e al Documento unico di programmazione 2025-27 della Provincia di Reggio Emilia, che dopo essere stato adottato giovedì scorso dal Consiglio provinciale potrà ora andare in approvazione definitiva il 19 dicembre.
A favore del documento di sono espressi all’unanimità tutti i 30 sindaci presenti giovedì mattina, in rappresentanza di 439.848 dei 525.586 abitanti della provincia. “Nessuna astensione né voti contrari: un dato di cui siamo felici perché conferma come, anche al di là delle diverse sensibilità politiche, siamo riusciti a costruire nel tempo una comunità di amministratori unita e coesa che mette davanti a tutto l’interesse delle proprie comunità”, commenta il presidente Giorgio Zanni nel ringraziare tutti i colleghi sindaci. “In un contesto economico certamente non semplice per tutti i Comuni e le Province italiane, frutto anche dei nuovi tagli e accantonamenti obbligatori imposti dallo Stato, qui siamo riusciti a chiedere alcune importanti operazioni amministrative che ci consentono ora di poter contare su risorse aggiuntive destinate al nuovo bilancio”. E’ stato lo stesso presidente Zanni ad illustrare – insieme al segretario generale Anna Lisa Garuti ed alla dirigente Claudia Del Rio – i numeri del documento previsionale 2025, “un bilancio da quasi 138,4 milioni, approvato anche quest’anno entro i termini previsti per legge e senza attendere proroghe come avviene puntualmente in altre parti del Paese.
Un documento positivo ed in equilibrio, ma che sconta ugualmente il sotto-finanziamento strutturale dello Stato nei confronti di tutte le Province italiane e che necessiterebbe di una riforma urgente. “Basti pensare che, negli ultimi 15 anni, il conto delle risorse economiche che la sola Provincia di Reggio Emilia è stata costretta a restituire sotto forma di contributo alla finanza pubblica nazionale è di circa 280 milioni di euro, circa 22 milioni di euro ogni anno – sottolinea il presidente Zanni – Con una importante operazione di bilancio che abbiamo costruito negli scorsi mesi siamo stati in grado di generare un avanzo di amministrazione in netta crescita rispetto al passato, di fatto triplicandolo, consentendoci di utilizzare queste risorse per finanziare ulteriori investimenti destinati principalmente a strade e scuole, i due principali asset di cui le Provincie ‘riformate’ sono chiamate ad occuparsi. Grazie anche alla rete di cofinanziamenti costruita insieme ai Comuni e all’ottimo lavoro che abbiamo svolto per intercettare fondi europei, mutui BEI e Fsc, queste risorse consentiranno anche di ultimare e realizzare diverse opere, tra cui le Tangenziali di Montecchio, Barco-Bibbiano, Fogliano di Reggio e Novellara, oltre che di raddoppiare le risorse dedicate alla manutenzione delle strade provinciali di tutta la provincia che da anni ne hanno forte bisogno”.
Una parte molto consistente di queste risorse aggiuntive sarà inoltre destinata a colmare un gap di manutenzioni ordinarie sulle strade provinciali, in sofferenza in tutte le province italiane a causa proprio del continuo sotto-finanziamento statale. “Siamo ora in grado di raddoppiare i fondi per la manutenzione ordinaria delle strade provinciali rispetto agli anni precedenti, che salgono così a 6 milioni per il 2025 – continua il presidente Zanni – E ogni euro di quelle manutenzioni sarà concertato con i sindaci e le Unioni dei Comuni per far sì che frutti al meglio, secondo le esigenze indicate da ogni singolo territorio. Bisogna però continuare ad essere chiari: anche con questi stanziamenti aumentati, siamo comunque ben lontani, come tutte le altre Province italiane, dal soddisfare il fabbisogno necessario per far fronte in maniera soddisfacente alle competenze che lo Stato ha affidato per legge alla Province senza però attribuirli adeguate risorse – aggiunge il presidente Zanni – Noi il nostro lo stiamo facendo, anche gettando il cuore oltre l’ostacolo, inventando percorsi e operazioni che producono risorse straordinarie, come questi numeri testimoniano: ma è ora che anche lo Stato faccia la sua parte riformando il sistema di funzioni e attribuzioni economiche a tutte le Province. Non per l’ente in sé, ma per garantire qualità e quantità di servizi che sono chiamate a dare a cittadini e imprese dei nostri territori, in modo particolare per i piccoli e medi Comuni, dove vive e lavora più del 60% della popolazione italiana”.
Nel chiudere l’illustrazione del bilancio, il presidente Zanni ha infine ricordato gli importanti servizi di staff che la Provincia ha da tempo messo a disposizione di Municipi reggiani e Unioni nella sua veste di “casa dei Comuni”: dalla Stazione unica appaltante all’Avvocatura, dai servizi informatici all’ufficio Legalità passando per il servizio Antisismica che in pochi anni ha abbattuto i tempi di risposta ed attesa a beneficio di tecnici privati e comunali.