Si è svolta oggi, presso la Sala Rossa di Palazzo del Rettorato a Modena, la cerimonia di sottoscrizione del Protocollo d’Intesa tra l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e il Comune di Correggio. L’accordo, firmato dal Magnifico Rettore, Prof. Carlo Adolfo Porro, e dal Sindaco di Correggio, Ing. Fabio Testi, segna l’inizio di una collaborazione istituzionale destinata a sviluppare progetti in ambiti strategici per il territorio.
L’intesa prevede un impegno congiunto nella promozione di attività di ricerca, studio e formazione, che riescano a valorizzare le competenze tecnico-scientifiche dell’Ateneo e le risorse del Comune di Correggio. I settori di intervento riguardano in particolare il governo del territorio, la pianificazione strategica, la conservazione e tutela del patrimonio storico e ambientale, l’istruzione con particolare attenzione alle scuole dell’infanzia, e l’analisi della mobilità.
Tra le aree di collaborazione individuate ci sono lo sviluppo di metodologie per interventi di rigenerazione urbana, la progettazione di strategie per migliorare la qualità ambientale e l’adattamento ai cambiamenti climatici, nonché studi sulla biodiversità e sulla valorizzazione del patrimonio storico-architettonico. Un capitolo significativo dell’accordo è dedicato anche al supporto metodologico e tecnico per politiche paesaggistiche ed energetiche, che potranno contribuire a una gestione più sostenibile del territorio.
Il Protocollo d’Intesa prevede inoltre attività rivolte alle scuole e alla cittadinanza, con iniziative didattiche e divulgative mirate a favorire la conoscenza e la sensibilizzazione su temi di interesse pubblico. In questo contesto, l’Università e il Comune collaboreranno per l’organizzazione di eventi, conferenze e seminari, nonché per la realizzazione di materiali educativi destinati a studenti e cittadini.
La collaborazione si concretizzerà anche attraverso percorsi di tirocinio per gli studenti di Unimore e lo sviluppo di tesi di laurea su tematiche legate agli interessi del territorio. Saranno inoltre promossi progetti congiunti, con l’obiettivo di partecipare a bandi regionali, nazionali ed europei per ottenere finanziamenti e risorse utili alla realizzazione delle iniziative concordate.
Un Protocollo d’Intesa che testimonia il ruolo strategico che l’Università di Modena e Reggio Emilia intende svolgere nel tessuto socioeconomico e culturale della propria area di riferimento. Attraverso questa collaborazione, si rafforza il legame tra l’ateneo e le istituzioni locali, in un’ottica di dialogo e di sviluppo congiunto.
Il Comune di Correggio, da parte sua, riconosce nell’Università un interlocutore privilegiato per la realizzazione di progetti innovativi che possano incidere positivamente sulla qualità della vita dei cittadini, grazie alla sinergia tra competenze accademiche e esigenze territoriali.
“L’Università – commenta il Magnifico Rettore, Prof. Carlo Adolfo Porro – ha il dovere di essere un interlocutore attivo per le istituzioni del territorio, mettendo a disposizione competenze e conoscenze per affrontare temi strategici che richiedono visione e lungimiranza. Questa intesa con il Comune di Correggio rafforza il nostro impegno a costruire sinergie che, lungi dall’essere solo esercizio di principio, rappresentino un percorso concreto verso obiettivi condivisi. Credo fermamente che collaborazioni come questa siano la sintesi migliore tra comunità accademica e realtà locale, con ricadute che possono incidere in modo tangibile sulla qualità della vita delle persone e sulla gestione responsabile delle risorse del territorio”.
“Il Protocollo d’Intesa firmato con Unimore – commenta il Sindaco di Correggio, Ing. Fabio Testi – rappresenta un esempio concreto di come il dialogo e la collaborazione tra istituzioni possano tradursi in un percorso condiviso di crescita e innovazione. Questo accordo ci consente di mettere in rete competenze, idee e risorse, rafforzando il legame tra il sapere accademico e la realtà territoriale. È un passo significativo per promuovere uno sviluppo sostenibile e inclusivo, costruito attraverso il coinvolgimento attivo della comunità e con una visione orientata al futuro. In un periodo così complesso, è essenziale sottolineare l’importanza della ricerca, della formazione e della competenza come motore di progresso e il ruolo fondamentale che anche le amministrazioni pubbliche possono svolgere per sostenere tali iniziative, creando opportunità e risposte concrete ai bisogni della collettività. Questo protocollo è un primo passo di coinvolgimento concreto dell’Università con la nostra comunità con l’obiettivo di implementare negli anni la collaborazione nell’interesse di entrambi”
Il Protocollo avrà una durata iniziale di cinque anni, rinnovabili, e sarà attuato attraverso specifici contratti che definiranno le modalità operative dei progetti. La supervisione delle attività sarà affidata a un Comitato Scientifico composto da rappresentanti delle due istituzioni, che avrà il compito di monitorare lo stato di avanzamento delle iniziative e proporre eventuali nuovi ambiti di intervento.