“A nome dell’azienda desideriamo esprimere grande soddisfazione nel vedere finalmente conclusa positivamente una vicenda allarmante e dolorosa. Porgiamo quindi un sentito ringraziamento al Comando Provinciale dei Carabinieri per l’accurata indagine condotta, i cui esiti hanno consentito alla Procura di Modena di emettere un provvedimento cautelare a carico dell’autore di atti sconsiderati e gravissimi, compiuti con l’intenzione di colpire SETA ma che – di fatto – hanno invece causato un ingente danno ad un patrimonio della collettività modenese. Come già dichiarato a suo tempo, confermiamo che quelle scellerate azioni compiute all’interno del nostro deposito aziendale configurano un vero e proprio crimine, che non trova alcuna giustificazione e che ora verrà finalmente sanzionato”.
Alberto Cirelli (foto) e Riccardo Roat (rispettivamente: Presidente ed Amministratore Delegato di SETA) commentano così la notizia del provvedimento degli arresti domiciliari comminato a carico dell’ex dipendente dell’azienda resosi autore dei gravi episodi di danneggiamento ed incendio verificatisi all’interno del deposito di Modena nello scorso mese di settembre.