“In queste settimane abbiamo svolto decine di volantinaggi e una vastissima campagna di
assemblee discutendo, approfondendo e coinvolgendo le lavoratrici e i lavoratori di oltre
430 aziende metalmeccaniche bolognesi” – scrive Fiom Cgil Bologna in una nota.
“Abbiamo raccolto una fortissima consapevolezza nei luoghi di lavoro rispetto alle
rivendicazioni che stanno al centro della mobilitazione generale. L’importante adesione
allo sciopero e la grandissima presenza in piazza delle metalmeccaniche e dei
metalmeccanici consegnano al Governo Italiano ma anche al mondo imprenditoriale
Bolognese un messaggio chiaro e inequivocabile”. Dichiara il Segretario Generale della Fiom di Bologna Simone Selmi.
Dai primi dati raccolti le percentuali di adesione allo sciopero nelle aziende
metalmeccaniche sono state altissime su tutto il territorio di Bologna, con una media del
80%; con picchi del 100% in Eurozappa.
In aziende come Automobili Lamborghini e Mec Track si è registrato il 95% di adesione.
90% di adesione per Schnellecke Italia, Motori Minarelli e Marelli, e 85% per Brume,
Ducati Motor e Marzocchi Pompe.
Beghelli, Mw Fep e Alberto Sassi raggiungono l’80% di adesione.
Ima, VRM, Cima, FNA, Hiab e Pelliconi ci riportano un’adesione intorno al 70%.
“Le metalmeccaniche e i metalmeccanici stanno subendo sulla propria pelle le
conseguenze di scelte politiche contro il mondo del lavoro: l’assenza di politiche fiscali
redistributive determinano un continuo impoverimento del potere d’acquisto di salari e
pensioni mentre l’assenza di politiche industriali e di investimenti pubblici che governino la
transizione ecologica e digitale sta mettendo a rischio il nostro sistema industriale e la sua
capacità di creare occupazione stabile e di qualità.
Oggi abbiamo scioperato contro i tagli alla scuola e alla sanità e il progressivo
impoverimento del welfare pubblico che va di pari passo con rinnovi contrattuali per i
dipendenti pubblici che non recuperano appena un terzo dell’inflazione” – prosegue Fiom Cgil Bologna.
“Uno sciopero generale importante che rilancia la necessità di intervenire per migliorare la
condizione di chi per vivere ha bisogno di lavorare partendo dai rinnovi dei contratti
nazionali, ridisegnando una società più giusta, inclusiva e con una redistribuzione della
ricchezza equa. L’adesione allo sciopero di oggi è da monito all’imprenditoria meccanica
Bolognese e inaugura la mobilitazione che partirà nei prossimi giorni con 8 ore di sciopero
per riaprire il tavolo di trattativa sul nostro CCNL: le metalmeccaniche ed i metalmeccanici
voglio il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro!” – ha aggiunto il Segretario Generale della Fiom di Bologna Simone Selmi.