È in programma per domenica 1° dicembre, alle ore 16, l’ultima visita guidata gratuita del 2024 alla mostra “Le piastrelle da piccole. 1889-1939 I primi cinquant’anni di Distretto”, proposta dal Museo della Ceramica, presso il Castello di Spezzano a Fiorano Modenese. Non occorre prenotare, il ritrovo è fissato direttamente per le 16 presso il bookshop del Castello.

Dal 2 dicembre fino al 15 gennaio 2025 sarà poi possibile accedere al Castello, al Museo della Ceramica e alla Mostra solo con visita guidata su prenotazione, in tutti i giorni e orari, a richiesta (info: castellospezzano@gmail.com, tel. 335 440372).

“Le piastrelle da piccole. 1889-1939: i primi cinquant’anni del Distretto”, la mostra che racconta gli albori della ceramica industriale, continua a suscitare interesse e curiosità: dal 20 aprile infatti sono circa 6000 gli appassionati, ricercatori, insegnanti, esperti del settore e cittadini che hanno apprezzato l’esposizione nata per raccontare un interessante periodo della storia produttiva locale.

Rare e particolarissime piastrelle industriali a testimonianza degli albori dell’industria ceramica, un focus sulle prime aziende, sulle vicende produttive e personali dei pionieri e delle famiglie che hanno fatto la ceramica: tutto questo è “Le piastrelle da piccole” che, oltre ai pezzi maggiormente rappresentativi della prima ceramica industriale, del design dell’epoca e dei preziosi decori, mette in mostra diverse ambientazioni ricostruite o ritrovate nelle abitazioni del distretto. Le immagini raccontano la piastrella che riveste soprattutto “spazi di servizio” destinati al personale domestico impegnato nella cottura e conservazione degli alimenti, nel riscaldamento della casa, nella cura dell’igiene personale, nel lavaggio di indumenti e oggetti.

La mostra “Le piastrelle da piccole. 1889-1939: i primi cinquant’anni del Distretto” è proposta da: Comune di Fiorano Modenese e Museo della Ceramica, in collaborazione con Confindustria Ceramica, Acimac, Società Ceramica Italiana ed il sostegno di Ceramiche Marca Corona, con il contributo di Marazzi Group per la ricerca scientifica.