Braglia e Camporota

In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, si è svolto lunedì 25 novembre alle 9.30 un momento di riflessione e condivisione alla panchina rossa difronte la sede della Provincia in viale Martiri, con la presenza di Fabio Braglia, presidente della Provincia di Modena; Massimo Mezzetti, sindaco di Modena; Anna Maria Petrini, direttrice generale dell’Azienda Usl di Modena; Ottavio Nicastro, direttore Sanitario Azienda ospedaliero – universitaria di Modena; Elena Campedelli, presidente associazione Casa delle donne contro la violenza, Laica Montanari e Alice degl’Innocenti, presidente e vice centro antiviolenza Vivere donna di Carpi e le autorità civili e militari.

Successivamente, nella sala consigliare della Provincia, si è tenuto un incontro di confronto e sensibilizzazione con la presenza delle referenti dei centri anti violenza di Modena e Carpi (terre d’Argine) per riflettere sul fenomeno della violenza di genere nelle sue molteplici forme, condividendo alcune delle esperienze vissute nei loro centri.

Tra le iniziative e le riflessioni proposte, la Provincia di Modena ha rinnovato la richiesta ai 47 Comuni del territorio modenese di aderire e rilanciale sui propri canali comunicativi i materiali della campagna rivolta a uomini e donne, e tutt’ora in corso, “Se te lo dice è violenza” e “Se lo dici è violenza” come invito a «riflettere ogni giorno su questo devastante fenomeno che continua a certificare il fallimento di una società che non riesce a promuovere reali rapporti paritari tra donne e uomini».

Dai dati forniti dall’Osservatorio provinciale sulla violenza contro le donne emerge che nel primo semestre del 2024 il numero complessivo di accessi al Sistema dei Pronto Soccorso modenesi per violenza di genere quantificabile in 201 casi nel primo semestre del 2024 (nel triennio 2021-2023 il numero di accessi al Sistema dei Pronto Soccorso modenesi per violenza di genere è stato in media di circa 400 casi annuali) e circa il 34 per cento degli accessi riguarda donne con meno di 35 anni di età.

Sul sito della Provincia di Modena, al portale Sistema informativo sulla Violenza di Genere, è possibile consultare il report completo, all’indirizzo:

https://www.provincia.modena.it/pubblicazione/report-del-25-novembre-2024-unanalisi-della-violenza-di-genere-nel-contesto-nazionale-e-provinciale/

Nannetti Braglia Gambarini

FEMMINICIDIO DI MADRE E FIGLIA A CASTELFRANCO EMILIA, LA PROVINCIA PARTE CIVILE: “PROVENTI PER LA PREVENZIONE”

«Utilizzare quanto ci verrà riconosciuto per potenziare attività e iniziative finalizzate alla prevenzione ed al contrasto della violenza nei confronti delle donne, perché crediamo fortemente che attraverso l’educazione al rispetto sia determinante per contrastare il drammatico fenomeno dei femminicidi, che ha coinvolto anche il territorio modenese».

Con queste parole il presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia commenta la decisione di destinare i proventi che saranno riconosciuti all’Ente dalla costituzione di parte civile nell’ambito del femminicidio di Renata Gabriela Trandafir e della figlia Alexandra, avvenuto a Castelfranco Emilia lo scorso 13 giugno 2022 per il quale è attualmente imputato il marito Salvatore Montefusco, formalizzata nel corso dell’udienza che si è svolta questa mattina lunedì 22 maggio al tribunale di Modena.

La Provincia di Modena votato lo scorso 20 luglio in Consiglio provinciale, un ordine del giorno per la costituzione di parte civile e lo scorso 23 novembre aveva partecipato al tavolo dell’Osservatorio modenese sulla violenza contro le donne.

Tra le motivazioni che hanno portato la Provincia di Modena alla richiesta di costituzione di parte civile si legge che «La violenza sulle donne intesa come abuso, sopraffazione, limitazione delle libertà personali, disparità di trattamento e sottrazione di opportunità, violazione di diritti, rappresenta una violazione dei diritti fondamentali della persona, ed anche un fenomeno che coinvolge l’intera struttura della società ovvero la vita sociale in tutte le sue articolazioni. Il danno causato dalla violenza di genere comporta anche la lesione del diritto-dovere pubblico spettante alle Istituzioni di garantire l’integrità psicofisica dei propri cittadini e di eliminare ogni ostacolo di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impedisca il pieno sviluppo della persona umana».

ONLINE IL PORTALE RINNOVATO CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE: NUMERI, DATI E STATISTICHE DEL TERRITORIO MODENESE

E’ online il nuovo portale della Provincia di Modena contro la violenza di genere all’indirizzo https://www.violenzadigenere.provincia.modena.it/ dove è possibile indagare un’ampia gamma di dati, informazioni e dimensioni quantitative descrittive della violenza di genere dal livello territoriale internazionale, anche georeferenziato, a quello locale focalizzato sul contesto territoriale modenese.

Sul sito è possibile consultare il lavoro svolto dal Sistema Informativo sulla Violenza di Genere, lo strumento attraverso il quale la Provincia di Modena, insieme ai Soggetti Partners del progetto, analizza le varie dimensioni informative che compongono il “macro tema violenza di genere”.

La realizzazione di tale strumento si sviluppa nell’ambito del Protocollo d’intesa prefettizio per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne, firmato, nella sua nuova versione, l’8 marzo del 2017.

Fra i soggetti coinvolti nelle attività di base del Sistema ci sono la Provincia di Modena, la Prefettura di Modena, Il Centro documentazione donna, l’Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena, l’Azienda Unità Ospedaliero Universitaria di Modena, gli Uffici di Piano dei Piani di Zona delle Unioni di Comuni e dei Comuni modenesi, l’Ufficio di supporto della Conferenza territoriale sociale e sanitaria di Modena – AUSL, l’Ufficio scolastico regionale – Ufficio VIII Ambito territoriale per la Provincia di Modena, l’Università di Modena e Reggio Emilia, Regione Emilia-Romagna – Coordinamento della Rete dei Centri e delle Case antiviolenza, Casa delle Donne contro la violenza di Modena, Vivere Donna di Carpi e i Centri e le Case antiviolenza del territorio modenese.

L’implementazione continua e l’aggiornamento del Sistema informativo fa parte delle azioni richieste ai Comuni firmatari del Patto di Modena per la prevenzione e il contrasto della violenza maschile sulle donne in applicazione della convenzione di Istanbul sulla base della legge per la parità della Regione Emilia Romagna sei del 2014.