Era stato condannato alla pena di 4 anni e 11 mesi di reclusione per i reati di associazione a delinque e furti, con fine pena nel luglio 2025. L’uomo, un 28enne reggiano, che con ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Bologna era stato ammesso ad espiare il residuo della pena in regime di misura alternativa dell’affidamento in prova al servizio sociale, il 14 novembre scorso è stato fermato in auto dai carabinieri della stazione di Campagnola Emilia, durante lo svolgimento di un servizio di controllo del territorio, e trovato con alcune torce, guanti, cappelli e 2 grossi cacciaviti con punta a taglio della lunghezza di oltre 30cm di cui 12 il manico e 18 parte metallica.

Condotto in caserma e raccolti elementi di presunta responsabilità, l’uomo veniva denunciato alla Procura di Reggio Emilia per possesso ingiustificato di chiavi e/o grimaldelli. L’illecita condotta, segnalata al Magistrato di Sorveglianza di Reggio Emilia, consentiva a quest’ultimo di rilevare inoltre che il 28enne non si era recato presso l’associazione dove era tenuto a svolgere attività risocializzante, senza una valida e comprovata motivazione. A seguito delle illecite condotte poste in essere dal condannato, ordinava dunque la provvisoria sospensione della misura in esecuzione, disponendo l’accompagnamento in carcere del 28enne.

Il provvedimento restrittivo è stato eseguito nella giornata di ieri dai Carabinieri della Stazione di Reggio Emilia Santa Croce, nel cui comune l’uomo risiede. I militari, raggiunto l’uomo presso la propria abitazione, lo hanno condotto in caserma ed espletate le formalità di rito lo hanno accompagnando in carcere per l’espiazione della pena residua.