foto sassuolocalcio.it

Salutate la capolista cantavano i tifosi sassolesi alla fine delle partita. Dopo la sosta per le nazionali i neroverdi tornavano in campo da secondi in classifica e con la sonora sconfitta rifilata alla Salernitana  i ragazzi guidati da Fabio Grosso ora guidano la classifica di serie B.

Quattro reti in una partita che non ha mai messo in dubbio la superiorità tecnica dei padroni di casa contro gli undici di Colantuono.

Venendo alla cronaca, il Sassuolo trova il vantaggio con Pierini al 64’, Laurientè al minuto 82 e poi su calcio di rigore Luca Moro al 90’. A recupero praticamente scaduto Thorstvedt per il poker finale.

Dopo un primo tempo caratterizzato da molte occasioni mal sfruttate dai padroni di casa, nella ripresa il Sassuolo si è ricordato di essere “illegale” come spesso viene definito e il resto è storia.

Se a questo aggiungiamo anche la vittoria  per 4 a 2 dei ragazzi di Bigica contro il Bologna a Bologna possiamo battezzare la giornata come la fiera del gol neroverde.

Claudio Corrado

Le parole di mister Grosso: “Dobbiamo alzare le antenne e recuperare le energie dopo una partita contro un avversario difficile con interpreti di qualità. In questo momento bisogna essere bravi a prendere quanto di buono stiamo facendo e migliorare ancora”. Queste le prime parole del tecnico al termine della gara. “Oggi abbiamo creato tante occasioni, nel primo tempo siamo stati lucidi a trovare il giocatore giusto al momento giusto, abbiamo verticalizzato tanto arrivando anche bene a ridosso dell’area avversaria, dobbiamo essere un po’ più spietati sotto porta. Nella ripresa siamo stati un po’ slegati, poi siamo riusciti a sbloccarla e a portarla a casa. Ci teniamo stretti questa vittoria perché questo è un campionato difficile e sappiamo che ogni gara lo sarà”.
Il mister ha poi concluso: “Mantenere la lucidità nel gioco e nei comportamenti è determinante per portare a casa le partite. In avanti abbiamo tanti interpreti bravi, sono contento dei giocatori che ho a disposizione, tutti si fanno trovare pronti quando vengono chiamati in causa”.