Fondazione di Vignola vuole riportare Palazzo Barozzi agli antichi splendori per renderlo fruibile e mettere a valore uno dei beni architettonici principali del territorio. Questo il senso dell’operazione che ha preso il via con la formalizzazione dell’acquisto del Palazzo precedentemente di proprietà della Parrocchia SS Nazario e Celso Martiri di Vignola.
Il percorso di restauro durerà circa tre anni e avrà un costo che si aggira sui 6 milioni di euro: sarà relativo alla parte muraria e impiantistica, permettendo nuove funzionalità. La Fondazione è già proprietaria della Rocca di Vignola collocata nella medesima Piazza su cui affaccia Palazzo Barozzi e ciò renderà necessario un coordinamento tra le due funzioni.
Costruito negli anni 1560-67 circa, su ordine di Ercole Contrari il Vecchio dal “magistro/muratore” Bartolomeo Tristano di Ferrara su progetto del grande architetto vignolese Jacopo Barozzi detto il Vignola, l’immobile è un elemento di fortissimo valore storico, architettonico e culturale. Nell’ala di sinistra del Palazzo è situata la famosa scala a chiocciola del Barozzi, unica parte verticale che collega i vari piani. Si svolge in una spirale costituita da cinque cicli, di cui uno collega il piano terra al seminterrato, due il piano terra al primo piano e i rimanenti due il primo piano al secondo.
“Stiamo già programmando il vasto quanto necessario intervento di recupero – spiega la Presidente di Fondazione di Vignola Carmen Vandelli – che permetterà a Palazzo Barozzi di configurarsi come un luogo e strumento di divulgazione culturale. Per la nostra Fondazione è un impegno forte, sotto diversi punti di vista, per un obiettivo di grande valore per tutta la comunità”.
Stante la struttura sottoposta a vincolo conservativo, il progetto di recupero prevede il consolidamento statico, il rifacimento del coperto e la rifunzionalizzazione degli
ambienti con la loro messa in sicurezza dal punto di vista impiantistico e antisismico e la riqualificazione dei collegamenti verticali per offrire la massima fruibilità degli spazi.
Il bene architettonico, noto anche come Palazzo Contrari Boncompagni è un edificio a pianta quadrata con due piccoli avancorpi aggettanti verso sud, che si sviluppa su quattro livelli: il seminterrato, il piano terra rialzato, il primo e il secondo. È dotato di tre accessi: il principale da piazza Contrari, definito da un portale in pietra arenaria a grandi conci d’ordine rustico; l’altro da via Belvedere collegato alla scala ellittica e all’adiacente loggia passante; il carrabile da piazza Boncompagni che immette nel cortile retrostante e quindi alla loggia. Dopo il restauro Fondazione di Vignola intende continuare ad offrire percorsi di visita per riportare attenzione su un bene capace di raccontare una parte importante di storia territoriale.