L’educazione stradale è una priorità su cui la Polizia di Stato, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, lavora per promuovere tra i giovani studenti la cultura della prevenzione e del rispetto delle regole nell’ambito della circolazione stradale.
Nel corso di quest’anno, gli uomini e le donne della Specialità della Polizia di Stato hanno incontrato giovani e meno giovani, adolescenti e patentati esperti, coinvolgendoli in attività di formazione sui corretti comportamenti da tenere su strada, riservando anche dei momenti di confronto sui temi della sicurezza stradale, di interesse, illustrazione e approccio verso il nuovo mondo della micro mobilità, affinché cresca in ogni cittadino la consapevolezza dei rischi che si corrono sulla strada.
I progetti di educazione stradale promossi dalla Polizia Stradale nella provincia di Modena sono stati molteplici, alcuni di essi portati avanti da alcuni anni, come ad esempio il Progetto “ICARO”, la formazione didattica rivolta agli studenti delle scuole primarie e secondarie di secondo grado. Per le scuole primarie, il format educativo prevede l’utilizzo di strumenti ludico-didattici per abituare i più piccoli al rispetto delle regole della strada sviluppando, attraverso il gioco, una maggiore coscienza dei pericoli che si corrono quando si adottano condotte imprudenti.
Mentre per le scuole secondarie di secondo grado, il programma formativo verte sul tema della percezione del rischio stradale riferito alla capacità di prevedere in anticipo il potenziale verificarsi di un evento pericoloso, e conseguentemente adottare comportamenti che possano ridurre il rischio effettivo, in particolare focalizzando l’attenzione sulle distrazioni alla guida, la velocità, l’uso di alcol e droga.
La formazione erogata con Icaro ha visto impegnati 10 Istituti Scolastici modenesi, con la partecipazione di oltre 2000 studenti in cui si è cercato di sviluppare una più chiara consapevolezza rispetto ai rischi riferiti a sé e agli altri.
Ulteriore collaborazione e supporto in queste campagne educative viene fornita dall’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada provinciale, che, in occasione della giornata internazionale del ricordo di tutte le “Vittime della Strada” di domenica 17 novembre, ha organizzato un incontro pubblico di riflessione sul tema comune e trasversale della sicurezza stradale.
Infatti, un’innovazione di quest’anno, per le scuole secondarie di secondo grado, è stata la partecipazione dell’Associazione e l’utilizzo delle testimonianze dei familiari delle vittime della strada che vengono impiegati come attivatori emozionali per comprendere le gravi conseguenze degli incidenti stradali anche dal punto di vista sociale e familiare.
L’obiettivo principale su cui si basano gli incontri di educazione stradale consiste nella comprensione che “il mancato riconoscimento dell’altro”, attraverso i naturali processi empatici, è spesso ragione di “innesco” di differenti comportamenti critici e a rischio.
Per cui il tentativo non sarà quello di lavorare su temi quali la colpa, ma aspetti sostanziali come responsabilità e consapevolezza.