Nella seduta di oggi, lunedì 11 novembre, il Consiglio comunale ha approvato la variante al Piano Urbanistico Generale (PUG+), nata per aggiornare quest’ultimo a due anni dalla sua applicazione per allinearlo alle linee programmatiche del mandato e ai progetti dell’Amministrazione, oltre che per sviluppare gli indirizzi espressi dalla Giunta.
La variante, nella cornice degli obiettivi strategici già individuati dal Piano, introduce infatti alcune nuove misure per rendere più efficaci le risposte a temi emersi in quest’ultimo periodo come prioritari.
La delibera di approvazione della variante al Piano Urbanistico Generale (PUG+) è stata approvata in Consiglio comunale con 24 voti favorevoli e 6 contrari, così come la sua immediata esecutività.
Con lo stesso esito è stata di seguito approvata anche la delibera, strettamente collegata alla prima, di modifiche al regolamento edilizio, con la sua immediata esecutività.
Entrambe le delibere entreranno di fatto in vigore solo con la pubblicazione dell’avviso di avvenuta approvazione sul Burert (il Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna), prevista per il prossimo 4 dicembre.
Il percorso fino all’approvazione
La proposta di variante era stata assunta dalla Giunta l’1 agosto 2023 e pubblicata per la raccolta di osservazioni dal 13 settembre al 13 novembre 2023.
Durante questo periodo la Fondazione IU Rusconi Ghigi ha supportato il Comune di Bologna nella realizzazione di azioni di presentazione, comunicazione e discussione pubbliche, unite a ulteriori forme di informazione e consultazione con i Quartieri e le rispettive Commissioni, utili all’espressione del parere formale sulla proposta di variante.
In parallelo a queste attività si sono svolti incontri di confronto e approfondimento della proposta di variante nell’ambito del Tavolo con stakeholder del mondo dell’edilizia
(associazioni imprenditoriali ed ordini professionali) durante i quali si sono avute occasioni per approfondire il coinvolgimento della città sulle modifiche introdotte.
Durante il periodo di deposito sono state raccolte complessivamente 110 osservazioni, formulate da cittadinanza, associazioni e imprese, oltre ai pareri favorevoli dei sei Quartieri.
La proposta è quindi stata integrata e modificata sulla base dei contributi pervenuti e delle osservazioni raccolte e adottata dal Consiglio comunale l’8 aprile 2024.
Successivamente la variante è stata esaminata dalle autorità urbanistiche (Città metropolitana e Regione Emilia-Romagna) e ambientali prima di tornare in Consiglio per l’approvazione definitiva.
Le principali novità introdotte dalla variante PUG+
Le novità introdotte sono riconducibili a tre principali ambiti tematici: neutralità climatica e resilienza del territorio; governo delle trasformazioni diffuse; tutela del paesaggio e del territorio rurale.
Per quanto riguarda la neutralità climatica e la resilienza si è lavorato sul miglioramento dell’impatto ambientale dei parcheggi pertinenziali, sull’incentivazione della produzione di energia da Fonti Energetiche Rinnovabili, su requisiti e livelli prestazionali per migliorare la performance ambientale delle costruzioni, sul sistema di norme che tutelano il territorio rispetto ad alluvioni e dissesto idrogeologico.
Per rafforzare la capacità dell’Amministrazione di governare le trasformazioni diffuse e favorire la rigenerazione urbana, la variante introduce nuovi importanti strumenti quali ad esempio: un nuovo sistema di regolazione delle altezze massime e dei volumi realizzabili, che intende rendere i nuovi edifici maggiormente compatibili con il contesto circostante; nuove misure per promuovere e incentivare l’ERS (Edilizia Residenziale Sociale, la quota di alloggi in affitto calmierato destinata a fornire una importante risposta alla domanda di casa espressa oggi dalla città). Tra queste si segnalano la possibilità di dare in gestione gli alloggi ERS in locazione, il trasferimento sul Comune dell’obbligo di realizzazione a fronte della corresponsione del relativo costo di realizzazione, quote di convenzionamento obbligatorie anche per gli studentati privati.
La ricchezza e profondità delle osservazioni e del confronto di questi mesi ha reso evidente la necessità di ulteriori misure da mettere in campo attraverso un confronto con Ordini e associazioni di categoria e professionisti con l’obiettivo di pervenire a una nuova variante nei prossimi mesi che abbia al centro l’obiettivo di ridurre il valore delle aree che sono oggi uno degli elementi principali che limitano la rigenerazione urbana delle aree dismesse.
Per quanto riguarda il territorio rurale sono state allineate le norme del PUG sul recupero degli edifici esistenti a quelle del Piano Territoriale Metropolitano, competente per questi aspetti.
Altri aggiornamenti riguardano aspetti del Piano conseguenti il primo periodo di rodaggio: la realizzazione di attrezzature di interesse pubblico, di parcheggi, la promozione di usi temporanei, la ridefinizione delle Strategie locali, l’impegno sulla riduzione del gender gap, l’adeguamento di norme sulle attività commerciali, le attività d’impresa, gli esercizi cinematografici, le attività ricettive, la realizzazione di antenne e la tutela dei portici patrimonio Unesco.
Per approfondire tutti gli elementi descritti si rimanda alla pagina web dedicata alla variante in cui sono pubblicati tutti i documenti del Piano approvato.