Condannato a seguito di un provvedimento di cumulo pene emesso nel dicembre 2023 dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, in ordine ai reati di ricettazione, plurimi furti aggravati, violazione della normativa relativa all’uso del contante nelle transazioni per il contrasto del riciclaggio, aveva ottenuto la misura alternativa dell’affidamento in prova terapeutico ex art. 94 D.P.R. 309/1990, concessa dal Tribunale di Sorveglianza.

Nonostante tale beneficio l’uomo, un 55enne domiciliato a Vila Minozzo, nel corso dell’esecuzione della misura si rendeva responsabile di plurime violazioni, fra cui l’ultima, avvenuta il 7 febbraio scorso dove i Carabinieri della Stazione di Castelnovo ne’ Monti  segnalavano che l’affidato era stato denunciato in relazione a un furto avvenuto in un bar del paese, dove le telecamere di videosorveglianza poste all’interno del locale lo immortalavano nella sottrazione di un salvadanaio, posto sul bancone del bar, contenente le mance dei camerieri per complessivi 150 euro.

Alla luce dell’ultima segnalazione – che fa comunque seguito a plurime accertate violazioni della misura e nonostante la diffida – il Magistrato di Sorveglianza in via cautelare disponeva la sospensione della misura. Il provvedimento, giunto ai carabinieri di Villa Minozzo, veniva eseguito il 10 febbraio scorso da quest’ultimi che arrestavano l’uomo conducendolo in carcere per il proseguo dell’espiazione della pena. Il 4 settembre scorso il Magistrato di Sorveglianza di Reggio Emilia, concedeva al condannato il beneficio della detenzione domiciliare ma, nel corso dell’esecuzione di tale misura, il 5 novembre scorso, sopraggiungeva un nuovo provvedimento di unificazione pene concorrenti della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, che assorbiva il provvedimento di cumulo già in espiazione essendo il 55enne, condannato per ulteriori reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti commessi dal 2010 al 2018 nelle provincie di Reggio Emilia e Modena.

Per questi motivi, il 7 novembre scorso l’ufficio di Sorveglianza di Reggio Emilia emetteva l’ordinanza di cessazione della detenzione domiciliare, disponendo la detenzione in regime carcerario. Il 10 novembre scorso i carabinieri della stazione di Villa Minozzo, hanno raggiunto l’uomo presso la propria abitazione in cui si trovava in regime di detenzione domiciliare e lo hanno condotto in carcere per l’espiazione della pena.