Come ogni anno, l’Amministrazione comunale di Guastalla ha celebrato la “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate”, in ricordo della fine della Prima Guerra Mondiale. Al contempo si sono commemorati i caduti di tutte le guerre e dei lagher nazisti nonché i caduti nelle missioni di pace.
La cerimonia pubblica di commemorazione si è tenuta presso il monumento ai caduti di Piazza Martiri Patrioti, alla presenza delle autorità militari, civili e religiose, delle forze dell’ordine e delle classi terze della scuola secondaria di primo grado, in rappresentanza dell’Istituto comprensivo Ferrante Gonzaga e dell’Istituto Sant’Orsola. Fra i presenti, anche cittadini e volontari della locale Croce Rossa.
Il sindaco Paolo Dallasta, dopo i riferimenti storici al primo conflitto mondiale e alla condizione di guerra in cui vivono attualmente alcuni Paesi, ha sottolineato il significato profondo della ricorrenza del 4 novembre che intende promuovere la cultura e il valore della pace su cui si fonda lo stesso Statuto del Comune di Guastalla. Guastalla da sempre si impegna a favore della pace e tante sono state le mozioni a favore della pace presentate in Consiglio Comunale in tutti questi anni. Dallasta ha poi ricordato che Guastalla aderisce al programma Mayors for Peace – Sindaci per la Pace, promosso nel 1982 dall’allora Sindaco di Hiroshima Takeshi Araki, il cui obiettivo è creare una rete di solidarietà tra le città del mondo che lavori per l’abolizione totale delle armi nucleari dal pianeta. Mayors fo Peace è un’organizzazione non governativa dell’Onu, alla quale aderiscono circa 8.500 città in oltre 160 paesi e regioni nel mondo e Guastalla è uno dei pochi comuni della provincia di Reggio Emilia che vi partecipa.
Dopo il sindaco, ha preso la parola l’assessore alla cultura Fiorello Tagliavini che ha illustrato la storia del monumento guastallese di piazza Martiri Patrioti e degli altri presenti nelle frazioni e nel territorio della Bassa.
“Guastalla pose attenzione ai caduti della Grande Guerra che vide 9 milioni di militari e 5 milioni di civili morti durante il conflitto – ha esordito Tagliavini – Il tributo dei guastallesi fu di 474 caduti e la realizzazione di monumenti celebrativi presenti in tutto il territorio comunale. Il monumento principale posto in piazza Martiri Patrioti, già piazza Roma, fu inaugurato il 4 novembre del 1922 e raffigura giovani atletici nello stile delle statue di epoca romana mentre sostengono una triremi sovrastata dalla Vittoria alata. Il motto di Gabriele D’Annunzio “Arma la prora e salpa verso il mondo” è uno stimolo alla conoscenza per affrontare la vita. Lo scultore che lo realizzò fu il brescellese Carlo Pisi, autore di monumenti simili a Poviglio e a Boretto. Nel 1924 venne inaugurato anche il monumento a San Rocco con simili elementi rappresentativi mentre il monumento di San Girolamo, realizzato dall’artista guastallese Andrea Mozzali, esula dalle rappresentazioni celebrative in quanto la Vittoria è un angelo dolente che niente ha di enfatico rispetto agli altri. Sempre nella piazza principale di Guastalla vi è una lastra che celebra i caduti dei militari guastallesi che si rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò, realizzata da Giovanni MIglioli con l’iscrizione “Mai più reticolati nel mondo”.
Dopo la benedizione di Don Nildo Rossi, le note del Silenzio suonate dal trombettista Paolo Moscatelli.
Poi sindaco Dallasta e vice sindaco Chiara Lanzoni si sono recati nel Cimitero monumentale di Guastalla per rendere omaggio ai caduti non guastallesi del primo conflitto mondiale morti nella nostra città.