È un magico incontro tra musica e natura ad aprire la rassegna di musica classica “CaraniClassica” del Teatro Carani di Sassuolo, in programma la prossima domenica 20 ottobre alle ore 17. In “Pensa che meraviglia! – Il concerto delle stagioniAndrea Gherpelli, attore e contadino, e Daniele Ruzza, violinista, promettono insieme all’Orchestra Dedicata di condurre il pubblico tra le sfumature delle stagioni – quelle della natura e quelle composte da Antonio Vivaldi.

Pubblicate nel 1725 ad Amsterdam Le Quattro Stagioni i Concerti per violino solista, archi e basso continuo op.8 (da Il Cimento dell’Armonia e dell’Invenzione) di Antonio Vivaldi oltre ad essere il pezzo strumentale più famoso ed eseguito al mondo, costituiscono uno dei primi e più riusciti esempi di musica descrittiva. Ogni Stagione racchiude una narrazione indicata dal corrispondente Sonetto, forse opera dello stesso Vivaldi e distribuita in ciascuno dei tre movimenti di ogni Stagione.

Nelle Stagioni avvertiamo la concreta fisicità della Natura: una Natura in trasformazione che proprio nell’Estate si rivela nel suo aspetto più fragile a tal punto da anticipare le catastrofi ecologiche della nostra epoca. Vivaldi … “dice” che il calore del sole, può, se non temperato, essere nocivo e provocare la morte. E piange il Pastorel, perché sospesa teme fiera borasca, e ‘l suo destino… Ah, che pur troppo i suoi timor sono veri tuona e fulmina il cielo grandinoso tronca il capo alle spiche e a’ grani alteri….

Del messaggio racchiuso dalle Stagioni se ne appropria l’attore Andrea Gherpelli – volto noto della cinematografia e della fiction – che recitando i Sonetti – porta sé stesso e il proprio lavoro di agricoltore in suo rapporto con la Natura, le sue esigenze e i capricci. Egli, infatti, gestisce Casa Vecchia l’azienda agricola di famiglia da quattro generazioni ed è uno degli Agricoltori Custodi che cura e preserva i grani antichi. Nella convinzione che le Stagioni vivaldiane racchiudono una musica generosa e aperta a tante storie, Andrea porta al Concerto anche un suo racconto personale del proprio rapporto con la Natura. Le sue parole arricchiscono l’esecuzione delle Quattro Stagioni da parte dell’Orchestra Dedicata con Daniele Ruzza violino solista. Veneziano, che vanta anni d’esperienza nel repertorio barocco in particolare proprio Vivaldi. A sua volta il testo articolato di Gherpelli richiede respiro ed ecco quindi dell’altra musica che s’insinua nel Concerto delle Stagioni: ancora Vivaldi Grave e Allegro dal Concerto in re maggiore per violino archi e basso continuo RV 212 “fatto per la solennità della S. Lingua di Sant’Antonio da Padova”; Bach Andante dal Concerto in la minore per violino archi e basso continuo BWV 1041 e Tartini Largo Andante dal Concerto in la maggiore D.96.

«In quel momento — riflette Daniele Ruzza – quando le suono, desidero essere semplicemente quella musica, cioè Le Quattro Stagioni di Vivaldi, e di leggerle nella maniera più candida possibile cercando di essere consequenziale, dimenticandomi di influenze da altri ascolti. Tenendo presente che la musica, nel descrivere, racchiude un aspetto “extra” che è quello legato alle immagini, intendo conservare un modo di porgere spontaneo: per questo non voglio parlare di “ricerca di effetti”. Sul modo di intenderle è illuminante piuttosto, una esortazione del compositore quasi coevo di Vivaldi, Giuseppe Tartini, che si raccomandava di ‘suonare con franchezza’, che è come se chiedesse di mirare all’essenza. Per me questo è fondamentale, per affrontare Le Quattro Stagioni senza atteggiamenti di compiacimento, lasciando che la musica scorra naturalmente. Non c’è né tempo, né spazio per il resto».

«Avere la cultura della Natura— spiega Andrea Gherpelli — significa capire che ogni Stagione ha un suo ritmo che si esprime con speciali caratteristiche. Solo inserendomi nel ritmo di ogni Stagione, empatizzo con la Natura… In questo modo, il rapporto con essa si rinsalda, prende vigore, ha una risonanza maggiore: in definitiva la si conosce. In questo ritmo inserisco i miei pensieri, le sensazioni personali che passano attraverso l’emozione della musica. La Natura unisce, avvicina… e parla un linguaggio universale come la musica. La Natura in ogni Stagione si presenta con caratteri e azioni precise ma come se fossero umane. Per questo desidero che il mio racconto regali immagini vive che noi umani possiamo fare nostre».

Dal racconto delle Stagioni di Andrea emerge il suo rapporto personalissimo e speciale con la Natura che guarda “con franchezza” sia da agricoltore sia da attore che desidera raccontarla, come avviene per Daniele con la musica di Vivaldi. Anche Andrea fugge da sovrastrutture e luoghi comuni a favore di convinzioni personali formatisi lavorando quotidianamente la terra e a contatto con la terra. Ma prima di essere l’uno musicista e l’altro attore/agricoltore, entrambi sono personalità dotate di un profondo senso critico che cercano nel racconto o nell’interpretazione della musica la propria strada personale nel segno dell’autenticità. Ciò si rispecchia nel titolo dello spettacolo/concerto Pensa che meraviglia che vuol contenere tutto il loro stupore, perché nessuno dei due s’inventa una storia che non sia davvero la loro. Sulla base di un’indiscussa esperienza e un’infinita passione per il proprio lavoro, trova risalto da una parte il candore di Daniele e dall’altra la lucida consapevolezza di Andrea, per la meraviglia di tutti.

 

INFORMAZIONI

I biglietti per “Pensa che meraviglia!” sono in vendita a € 20 in platea, con riduzioni del 15% per gli Over65 e 30% per gli Under29.

I biglietti sono acquistabili in biglietteria e online sul sito www.teatrocarani.it. La biglietteria è aperta il martedì dalle 9 alle 13 e dalle 15:30 alle 19:30, il mercoledì dalle 15:30 alle 19:30, il venerdì e sabato dalle 9 alle 13.

Per maggiori informazioni è possibile telefonare allo 0536 1878833 o scrivere a biglietteria@teatrocarani.it