«Ora che siamo entrati nel periodo più significativo per quanto riguarda il cambio gomme abbiamo necessità di una raccolta degli pneumatici fuori uso che sia efficiente e che non crei disagi». Daniele Michelini, presidente della categoria Autoriparazione di Lapam Confartigianato, accende nuovamente i riflettori sull’annoso problema che si trascina ormai da troppi anni della gestione dei PFU, gli pneumatici fuori uso.

Dal 15 ottobre e fino al 15 novembre ci sarà tempo per effettuare il cambio gomme, necessario per risparmiare carburante, evitare sanzioni e, soprattutto, migliorare la sicurezza stradale. E per gli autoriparatori la criticità principale, al di là del carico di lavoro intenso in questo mese a disposizione degli utenti della strada per cambiare le proprie gomme, riguarda sempre la gestione dei PFU. L’associazione, anche a livello nazionale, ha chiesto al Ministero misure urgenti e che vadano nella direzione di una effettiva risoluzione del problema, ottenendo la conferma dell’extra target di raccolta PFU fino al 10% per il 2024, per sopperire all’emergenza ancora in atto.

«Una misura sicuramente apprezzabile – continua il presidente autoriparazione Lapam Confartigianato Michelini – ma che siamo certi non basterà a risolvere il problema che ci trasciniamo da anni. Ciò di cui abbiamo assoluta necessità è un piano che permetta di intensificare il controllo dei flussi degli pneumatici a monte della filiera da parte degli Organi di Vigilanza competenti, con un’attenzione all’online. Ma si devono sostenere le imprese che operano regolarmente attraverso un meccanismo di raccolta PFU vincolato alla legittimità degli operatori, rendendo pubblici anche i dati di raccolta da parte dei soggetti autorizzati. E in ultimo mi rivolgo agli utenti della strada: affidatevi sempre a personale qualificato e specializzato, evitate il fai da te, perché gli pneumatici hanno determinati parametri da tenere monitorati e da osservare. Con la strada non si deve scherzare. C’è in gioco la nostra vita e quella degli altri».

Nello stoccaggio dei PFU, il gommista può raggruppare gli pneumatici in un deposito temporaneo conservandoli per massimo 90 giorni prima di smaltirli. In alternativa al criterio temporale, può decidere di smaltirli quando il quantitativo di rifiuti supera i 30 metri cubi, con almeno uno smaltimento all’anno. Lapam Confartigianato ricorda che il cambio gomme è un’occasione per controllare lo stato di salute dei propri pneumatici e della propria auto in generale: dalla convergenza all’allineamento delle gomme con i cosiddetti ADAS, i sistemi di assistenza alla guida di ultima generazione.