“Apprendiamo l’annuncio del sindaco di Modena Massimo Mezzetti di voler mettere mano agli appalti in edilizia. Da Mezzetti ci aspettiamo però non solo proclami, ma azioni concrete” dichiara Rodolfo Ferraro, segretario Fillea Cgil Modena.

Il sindacato edili Fillea Cgil chiede perciò che sia convocato urgentemente il tavolo per il Protocollo appalti che dovrà arrivare e definire regole chiare per escludere i sub appalti a cascata, sancire la possibilità di partecipare ai bandi solo per le aziende che applicano il contratto firmato dai sindacati di settore più rappresentativi Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, definire regole per la tutela della sicurezza dei lavoratori e la qualifica del lavoro.

Non c’è bisogno di sottolineare ancora una volta come gli appalti a Modena siano una vera e propria giungla: basti pensare che nei cantieri i lavoratori sono spesso costretti a mangiare per terra in mezzo alla polvere, non ci sono spazi mensa attrezzati e refrigerati, né servizi igienici. Molti cantieri violano le più elementari norme di sicurezza su igiene e salute dei lavoratori.
La Fillea Cgil ha denunciato lo scorso luglio un grave caso di sfruttamento del lavoro di un lavoratore marocchino che per la prima volta sul territorio nazionale ha ottenuto il permesso di soggiorno per grave sfruttamento lavorativo come prevede la legge contro il caporalato.

La Fillea Cgil chiede perciò azioni concrete per arginare la deregolamentazione di appalti e sub appalti in edilizia che denuncia da anni, con lavoratori sfruttati e sottopagati, senza sicurezza (da 4 anni gli infortuni sono in aumento in provincia Modena-dati Cassa Edile di Modena) e ci auguriamo che le istituzioni non si girino dall’altra parte.

Abbiamo fatto un lavoro con l’Amministrazione precedente dal quale si potrebbe ripartire: i nostri temi sono chiari – conclude il segretario Fillea – ci lavoriamo da tempo ed è ora di intervenire con il coinvolgimento delle parti sociali”.