L’episodio denunciato dai sindacati riguardante un operaio costretto a lavorare in nero è gravissimo e perciò va condannato e perseguito con severità. Non ha dubbi il Collegio Imprenditori Edili dell’Emilia nel commentare il recentissimo episodio di cronaca che evidenzia il comportamento criminale di pochi che danneggia un intero settore.

Modena è caratterizzata da un tessuto di imprese edili serie e preparate che hanno radici profonde nel territorio e questo non va dimenticato. Grazie anche a loro si offre lavoro e si produce ricchezza che contribuisce al benessere di un’intera comunità.

Regole chiare, trasparenti e al tempo stesso applicabili senza creare complessi percorsi burocratici sono le benvenute, ancora di più se utili a far emergere la differenza abissale tra le realtà che rispettano le regole e quelle che assumono un comportamento che non si esita a definire banditesco.

Un’ultima considerazione: demonizzare il subappalto significa non comprendere a fondo la natura di questo contratto che, indubbiamente, non può e non deve ridursi a uno strumento speculativo per contenere i costi. In molti casi infatti è indispensabile per potere disporre dell’esperienza di aziende che apportano un importante valore aggiunto e qualità alle opere, in virtù di una consolidata professionalità in attività specialistiche.

Come Collegio – conclude l’Associazione – ci mettiamo a disposizione dell’amministrazione per dare il nostro contributo affinché i comportamenti illegali siano perseguiti; al tempo stesso sosteniamo la continuazione di un dialogo virtuoso tra tutti gli attori, imprese, lavoratori e committenti per trovare soluzioni che, nel rispetto delle norme e dei ruoli, possano rendere il mercato più trasparente e non permeabile da parte di chi sceglie di violare le regole, anche per riconoscere e valorizzare le tante imprese radicate sul territorio che rispettano quotidianamente le norme e i contratti.