E’ morto nella mattina di oggi, lunedì 14 ottobre, all’Ospedale di Correggio, il diacono permanente Davide Bartoli di Novellara. Aveva 67 anni. Lascia la moglie Patrizia, le figlie Sara e Giulia, il genero e due nipoti.

La vocazione di Davide era nata all’interno della comunità di Novellara. Ha ricevuto l’ordinazione al Diaconato permanente l’8 dicembre 2010 in Cattedrale a Reggio Emilia insieme agli amici novellaresi Mauro Daolio e Roberto Capogrossi.

Per molti anni Bartoli è stato un punto di riferimento in parrocchia e per l’Unità pastorale “Beata Vergine della Fossetta” in particolare per l’Oratorio di Novellara, la catechesi battesimale e la visita alle famiglie. Davide ha alternato la professione di bancario alla testimonianza di vita cristiana in parrocchia. Era in pensione da pochi anni.

Alla fine del 2023 era stato ricoverato in Ospedale per una malattia cardiaca rara e grave che lo aveva segnato pesantemente. Ha affrontato la malattia con determinazione.

Dimesso dall’Ospedale, grazie alle cure e alle attenzioni dei familiari, era riuscito a riprendere peso e a tornare a Messa, anche se in carrozzina. Nei mesi trascorsi a casa è stato accompagnato da un gruppo di persone della comunità insieme al parroco don Giordano Goccini. Dieci giorni fa ha avuto un repentino crollo di forze al quale è seguito un nuovo ricovero.

La notizia della morte del diacono Davide Bartoli è arrivata mentre in Cattedrale a Reggio Emilia l’Arcivescovo Giacomo Morandi presiedeva la liturgia funebre per don Fabio Ferrari. Il decesso del diacono Bartoli è il quarto in un mese nel clero reggiano-guastallese dopo quelli di don Amedeo Cantarelli (24 settembre), don Giorgio Vellani (4 ottobre) e don Fabio Ferrari (11 ottobre).

 

La camera ardente per l’ultimo saluto al diacono Davide Bartoli è stata allestita nella chiesa Collegiata dedicata a Santo Stefano a Novellara dove domani sera – 15 ottobre 2024 – alle ore 20 verrà recitato il S. Rosario e mercoledì 16 ottobre alle ore 15 si terrà il rito delle esequie.

La salma riposerà nel cimitero di Novellara.