“Per assicurare alla ex Bellco un futuro solido occorre trovare in tempi rapidi la migliore soluzione possibile, una soluzione di qualità e di carattere industriale e non finanziario. Quindi, ora occorre accelerare per definire una reindustrializzazione seria del sito che garantisca continuità produttiva di una realtà strategica per il biomedicale dell’Emilia-Romagna e del Paese e ne salvaguardi, al contempo, l’occupazione”.
Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, al termine dell’incontro di oggi pomeriggio al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dove si è tenuto il Tavolo nazionale di salvaguardia per la vertenza Mozarc Medical – ex Bellco di Mirandola, azienda del biomedicale che ha casa nella bassa pianura modenese.
All’incontro, presieduto dalla sottosegretaria Fausta Bergamotto, la sindaca di Mirandola, Letizia Budri, i vertici dell’impresa, i rappresentanti di Confindustria Emilia Centro, le organizzazioni sindacali e le rappresentanze dei lavoratori.
L’azienda ha comunicato che ha affidato all’advisor, Sernet Spa, l’obiettivo di individuare un investitore per rilevare la realtà produttiva. Intanto i vertici di Mozarc Medical hanno anche annunciato che la produzione proseguirà a pieno ritmo (quattro linee produttive), viste le commesse in possesso a ora, fino a gennaio 2025 mentre da febbraio sarà ridotta al 25 per cento (una linea su quattro).
L’advisor ha anticipato che il percorso di ricerca di investitori, benché ancora in una fase inziale, ha già registrato numerosi soggetti, industriali e finanziari, circa una trentina, interessati alla reindustrializzazione dell’azienda di Mirandola. Attrattività dovuta alla camera bianca di 4mila metri quadrati e all’alta specializzazione dei lavoratori in forza all’ex Bellco.
“Ora siamo in una nuova fase, in un ambiente di discussione che si pone l’obiettivo di una soluzione positiva della vicenda -ha aggiunto l’assessore Colla-. È un fatto positivo che la discussione si sia riaperta, a conferma della solidità dell’impresa in un distretto forte, attrattivo e competitivo a livello mondiale. Inoltre, a fronte dell’importanza della reputazione dei soggetti che saranno individuati, è necessario che i vertici di Mozarc Medical accompagnino con responsabilità il processo di reindustrializzazione, insieme al consolidamento e sviluppo del centro di ricerca e prototipazione”.
Infine, l’assessore ha ribadito al tavolo la questione del payback, “che rischia di mettere in ginocchio tante realtà del settore. Va cancellata la legge e contestualmente garantita la copertura per la sanità nella prossima finanziaria”.
Il tavolo verrà riaggiornato entro il 30 novembre con un terzo incontro dove dovrà emergere una short list di potenziali investitori.
La crisi Mozarc Medical è scaturita dopo che la proprietà, una multinazionale americana, lo scorso 12 giugno aveva comunicato l’intenzione di chiudere l’impianto produttivo mettendo a rischio circa 350 posti di lavoro, oltre alle conseguenze a cascata sull’intera filiera.
“Sono sei le realtà attive nel settore biomedicale che hanno espresso una manifestazione d’interesse, al momento non vincolante, per rilevare la Mozarc ex Bellco di Mirandola (Modena), mantenendo la continuità di business e di stabilimento”. Così l’Advisor Sernet, Alberto Sportoletti nel corso dell’incontro avuto oggi al Mimit, alla presenza del Sottosegretario Fausta Bergamotto e del suo staff, ha informato i vertici ministeriali e sindacali sulla vertenza che coinvolge al momento oltre 300 tra lavoratrici e lavoratori.
Dallo scouting dell’advisor è emerso che tre proposte non vincolanti provengono da realtà italiane e altre tre dal perimetro europeo. Proprio dall’Italia arriva il progetto che al momento l’advisor considera più promettente.
”Esprimiamo soddisfazione per le notizie apprese al tavolo ministeriale e vigileremo sullo sviluppo del percorso che dovrà dare riscontri entro la fine dell’anno. Importante la dichiarazione aziendale sulla continuità produttiva fino ai primi mesi del 2025, nell’attesa di verificare al prossimo tavolo di monitoraggio i tempi della reindustrializzazione. Chiediamo il coinvolgimento costante di parti sociali e istituzioni, a tutti i livelli, in ciascuna delle fasi che porteranno all’effettiva reindustrializzazione” – hanno dichiarato a margine dell’incontro le rappresentanze sindacali nazionali, territoriali di Modena e le RSU della Filctem Cgil e Femca Cisl – “l’obiettivo è il mantenimento della piena occupazione, comprendendo tutti i lavoratori, diretti, in appalto e somministrati”.
Positivi i commenti dei rappresentanti della Regione Emilia Romagna e della Sindaca del Comune di Mirandola, che si è espressa anche a nome di tutti i Comuni limitrofi.
“Entro il 30 di novembre le aziende interessate dovranno presentare il piano industriale. Subito dopo verrà riconvocato il tavolo di monitoraggio al Mimit” annunciano le Segreterie Nazionali Filctem Cgil e Femca Cisl.
Il Sindaco Letizia Budri: “Torno a Mirandola con il resoconto di un tavolo positivo, che ci apre delle prospettive che non erano scontate”
Si è riaggiornato – come previsto al termine dell’ultimo confronto dello scorso 10 Luglio – il tavolo di confronto presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy – a cui oltre ai rappresentanti di Mozarc Medical e dell’advisor Sernet erano presenti i rappresentanti delle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali di Filctem Cgil e Femca Cisl, delle confederazioni Cgil e Cisl nazionali e territoriali, il sottosegretario Fausta Bergamotto, l’Assessore della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla, e il Sindaco di Mirandola Letizia Budri.
“Un tavolo positivo in cui è emersa ancora una volta una volontà comune, a cui oggi si è affiancato anche un importante contributo tecnico dell’advisor incaricato, che ha presentato un un report molto incoraggiante – se si considerano i tempi stretti con cui ha lavorato – 31 contatti attivi e 6 manifestazioni di interesse già formalizzate, tra cui quelle di due aziende del settore biomedicale, una visita dell’azienda già realizzata e altre 4 in programma a stretto giro, a cui nelle prossime settimane faranno seguito le proposte di piano industriale, per arrivare a fine gennaio con le offerte vincolanti – commenta il Sindaco Letizia Budri a margine dell’incontro.
Riscontro che conferma gli elementi di valore di Bellco, tra cui una camera bianca da oltre 4000mq, operatori impiegati con comprovata competenza e, più in generale, l’attrattività del settore biomedicale nelle strategie economiche di medio-lungo periodo. Importante anche il fatto che tutti i soggetti coinvolti facciano riferimento alla continuità produttiva e quindi occupazionale del sito di Mirandola e anche il fatto che l’azienda abbia rivisto gli orizzonti temporali legati ai piani di produzione, che vedranno impegnate tutte e 4 le linee fini a fine Gennaio 2025 e la prosecuzione della linea 1 almeno fino a Ottobre 2025.
Il prossimo tavolo sarà convocato per fine Novembre, quando per il piano di lavoro previsto, dovrebbero esserci le proposte di progetto industriale dei soggetti interessati e vista l’importanza di proseguire insieme, azienda, advisor, organizzazioni sindacali e istituzioni, il Comune di Mirandola non mancherà”.