Il 16 settembre, con la riapertura delle scuole, Bologna si prepara ad affrontare una delle prove più impegnative riguardanti la mobilità urbana: la riapertura delle scuole. La città, attualmente attraversata da circa 40 cantieri, la maggior parte legati alla realizzazione del tram, sarà messa alla prova dall’aumento del traffico causato dal ritorno di studenti a scuola che si somma al traffico dei lavoratori e cittadini. “Dopo una stagione estiva in cui i rallentamenti e congestionamenti erano all’ordine del giorno – commenta Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare – l’incremento del flusso di veicoli rischia di paralizzare ulteriormente la viabilità cittadina, mettendo in difficoltà non solo i residenti, ma anche i servizi pubblici e di emergenza”. 

Per Confabitare, associazione proprietari immobiliari, questa situazione richiede l’adozione di soluzioni pratiche e immediate per rendere la città più vivibile e sostenibile, evitando che la quotidianità dei cittadini venga ulteriormente complicata.

“Bologna rischia di soffrire ulteriormente a causa della sovrapposizione tra i cantieri e il traffico cittadino – aggiunge Zanni – alcuni tratti stradali sono già stati chiusi o limitati per i lavori, ciò rende più difficile la circolazione e la gestione del traffico nelle arterie principali della città. Oltre al disagio per i residenti e i pendolari, è prevedibile che questo congestionamento possa avere ripercussioni anche sui servizi di emergenza che potrebbero trovare difficoltà nel raggiungere gli ospedali a causa del traffico e anche per le persone che si spostano autonomamente verso ospedali o centri medici che potrebbero viaggiare con ritardi significativi, con un impatto diretto sulla loro salute”. 

“Sarebbe stato preferibile che il comune avesse preso provvedimenti in tempo per evitare di giungere a questa situazione – sferza Zanni – tuttavia, dato l’elevato numero di segnalazioni di disagi che riceviamo quotidianamente dai nostri associati, ci impegniamo a fare delle richieste formali al Comune e fornire alcuni consigli utili ai cittadini”.

Per rendere la città più vivibile in questo periodo critico Confabitare chiede al comune di informare i cittadini con maggiore precisione sugli orari e le zone critiche per il traffico perché un miglior coordinamento delle informazioni potrebbe aiutare a ridurre i tempi di percorrenza e a distribuire meglio il flusso di veicoli durante la giornata. Chiede di ampliare le aree di sosta, anche temporanee, perché la disponibilità limitata di parcheggi, soprattutto vicino a punti di interesse come ospedali e scuole, rappresenta un ulteriore problema e l’inserimento di aree di sosta, anche non definitive, potrebbe alleggerire la congestione nelle strade adiacenti.  Confabitare chiede inoltre tariffe ridotte o gratuite per determinate categorie di persone, per i mezzi pubblici e una presenza più incisiva di personale dedicato alla gestione del traffico, nelle aree critiche e nelle ore di punta soprattutto in prossimità dei cantieri e per preservare le corsie dedicate ai mezzi di emergenza e garantire loro accesso rapido, anche nelle zone coinvolte dai lavori. Per evitare che il traffico si concentri in alcuni momenti della giornata si potrebbe pensare a uno scaglionamento degli orari di ingresso e uscita delle scuole e degli uffici; questa misura potrebbe aiutare a distribuire il flusso di veicoli in modo più uniforme, riducendo i picchi di traffico nelle ore di punta”.

“Non sarà semplice spostarsi in città dunque abbiamo pensato ad una serie di consigli per i residenti che ci chiamano quotidianamente: consigliamo di partire prima dell’ora di punta o aspettare che il traffico si calmi ciò può aiutare a ridurre lo stress del viaggio, di ascoltare i bollettini sul traffico o tenere d’occhio la situazione meteo. E’ utile informarsi sui percorsi secondari o alternative e pianificare il percorso con l’utilizzo di app di navigazione come Google Maps o Waze, che forniscono aggiornamenti in tempo reale sul traffico e suggeriscono percorsi alternativi, ma sarebbe comunque meglio non forzare scorciatoie senza sapere come potrebbe essere il traffico, perché se non si è informati si potrebbe confluire in strade secondarie congestionate. Condividere l’auto con amici o colleghi potrebbe essere una valida soluzione da tenere presente” conclude Zanni.